ieri (2 settembre) Google ha lanciato la versione beta del suo browser Chrome (→ link). Fra qualche giorno, dopo un po’ di uso concreto sarà magari il caso di tornare sull’argomento: ti dico subito che io mi metto da parte visto che al momento non c’è una versione per Mac. Qui ti voglio solo dire che ho trovato innovativa e interessante la presentazione del prodotto fatta in forma di fumetto su Googlebooks:

Oh già, parlare di “fumetto” è diminutivo visto l’argomento di questo book di ben 37 pagine. Se vuoi vederle tutte insieme dai un’occhiata al post di Kara Swisher su AllThingsDigital.
Vuoi saperne di più per capire se vale la pena di incominciare ad usare Chrome? OK, leggiti le recensioni di giornalisti specializzati:
- David Pogue, Serious potential in Google’s browser, New York Times, 3.09.2008
- Walt Mossberg, First test of Google’s new browser, Wall Street Journal, 2.09.2008.
Ah beh, era ora…
Mi sembrava strano che un ladrocinio del genere potesse passare così, sotto silenzio…
il fatto che utilizzo un prodotto open source non vuol dire che abdico automaticamente ai diritti intellettuali sul prodotto finale.
Parlando di fumetti vi segnalo un articolo su un caposaldo del fumetto italiano: Dylan Dog ( http://cobain86.wordpress.com/2008/09/05/dyd-666/ ), edito da Bonelli editore come il fratello maggiore Tex.
Buona lettura
Marco
Già fatto, a tempo di record. Ecco infatti come appaiono modificati ora i termini di servizio di Google Chrome.
(dal capitolo 11: licenza sui contenuti concessa dall’utente)
>> 11.1 L’utente è proprietario del copyright e di qualsiasi altro diritto già posseduto sui Contenuti inviati, pubblicati o visualizzati su o tramite i Servizi.
In sostanza, quindi, da quanto emerge dalla spiegazione ufficiale fornita sul blog ufficiale si evince che la licenza serve a Google solo per visualizzare i contenuti degli utenti (che rimangono comunque di proprietà dei rispettivi autori) e per diffonderli tramite i suoi servizi.
Posto Luca e Silvia per la qualità/bontà del nuovo prodotto: ma se questo vuol dire consegnare i miei dati in mano a Google la cosa mi suona un po’ strana.
Safari, Firefox, IE ed altri non prevedono queste clausole perché la grande G sì?
Credo che Google, prima di approvare la versione definitiva, dovrebbe dare una bella sistemata anche alle clausole contrattuali.
Marco