Banane, banane e ancora banane, anzi platano come le chiamano qui. L’isola ne produce 130.000 tonnellate all’anno (dati 2015 da http://www.platanodecanarias.net/ESTADISTICAS_2015.pdf). Se tieni conto che gli abitanti sono 82.000 vuol dire che ogni giorno ogni local ne avrebbe a disposizione più di 4 kg…
Sono buone? Sì che sono buone, direi molto meglio delle solite Chiquita. Compensano la carenza di altri prodotti come formaggi e insaccati per i quali emerge forte la nostalgia dell’Italia. Ma diciamo che, da questo punto di vista, la situazione locale è comunque migliore di quella che si trova sulle isole greche…
La capitale Santa Cruz ha un centro storico piacevole con belle case ma tutto si limita a due tre strade
Sulle spiagge non c’è molto da dire. La più bella è di sicuro Nogales ma lì dimenticati di fare il bagno: i cartelli sono molto eloquenti in proposito e nei tre mesi estivi ci sono anche soccorritori che ti ripetono a voce quello che non hai letto o capito
Certo c’è anche qualche altra spiaggia meno problematica come ad esempio Playa Nueva sulla costa sud ovest.
E così, a parte le spiagge affollate di Porto Naos e simili siamo andati a vedere le “piscine”. Come già in altre isole anche qui hanno risolto il problema della mancanza di spiagge sfruttando le pozze naturali accessibili durante la bassa marea o costruendone di artificiali. Qui a La Palma la più nota è Charco Azul

Quando il mare è agitato il posto ha il suo fascino
Ma l’attrattiva maggiore è rappresentata dall’omonimo ristorante davvero buono e poco costoso
Tra i paesi e paesini dell’isola er mejo mi è sembrato Garafìa sull’estrema costa nord. Tranquillo, piacevole anche di domenica e con pochi turisti…
Qui, dalla signora che vedi nella foto, ho comprato ottime verdure e lo strano linoleum che vedi qui sotto. Malgrado l’apparenza è commestibile e anche buono: con cosa lo fanno? Suvvia, è ovvio: con le banane!
Ma bello è anche San Andres appena sopra Charco Azul

Nella piazzetta sopra la chiesa c’è anche un ristorantino che sembra sia assai buono: La Placita.
La maggiore attrattiva dell’isola è comunque costituita dalla Caldera di Taburiente, un vulcano spento di enormi dimensioni (8 km di diametro) che arriva a più di 2400 metri. Si raggiunge comodamente in auto in mezzo a bei boschi generalmente avvolti in una fitta nebbia tra i 1000 e i 1800-1900 metri

Arrivati in cima a La Roque de los Muchachos (2426 m) una rete di sentieri permette di percorrere la cresta
Se vuoi vedere cosa c’è sotto le nuvole devi aspettare che arrivino gli Alisei, venti invernali previsti da novembre o giù di lì…
Per il resto nulla da dire, la casa canaria dove siamo vince il primo premio per la velocità del Wi-Fi ma anche per la quantità di micro formiche. È comunque una bella casa dove si dorme splendidamente!
Morale della favola, tornerei qui? No, La Gomera ha fascino, La Palma ha solo le banane…
Bene, bene, ve la state scialando !!!
Avrai fatto scorpacciate di caccolette…portane qua un paio di quintali
che saprò io dove e a chi distribuirle, dopo opportuna modifica.
Sono dei posti magnifici, peccato per i bagni in mare (oceano)
Qui tutto procede a meraviglia, mattinate fresche, pomeriggi fin troppo caldi, un periodo strano.
Inquinamento alle stelle !
Conservo tutti i vostri articoli e le foto, così ogni tanto potrò lustrarmi gli occhi.
Abbraccio ne’