La Gomera è un’isola piccola (20.000 abitanti) più grande di El Hierro ma moooolto più piccola di Tenerife. Come a El Hierro anche qui arrivi facilmente con i voli della Binter. Aeroporto piccolino ma efficiente, come del resto già a El Hierro.
Il tipo che dovevamo trovare all’uscita con l’auto prenotata non c’era e non rispondeva al telefono… Per fortuna qui come in qualsiasi porto di arrivo delle Canarie c’era l’ufficio dell’autonoleggio Cicar: veloci e economici, con 90€ ci hanno dato un’Opel Corsa per tutta la settimana.
A questo punto dovevamo solo arrivare a Tazo sulla costa nord.
Le indicazioni che mi erano arrivate dalla padrona di casa reperita su AirAnb erano un mix di testo e immagini: fotografie di cartelli, strade sterrate e immagini panoramiche con sopra una freccia. Diciamo che è stato un bene arrivare di giorno.
Perbacco niente di eccessivo: una trentina di km di curve e controcurve prima al sole e poi nel nebbione che spesso ricopre la cresta dell’isola. Poi 3 km su una strada laterale ma asfaltata prima di imboccare una sterrata che scende sul fianco della montagna

Palme qua e là in una luce magnifica, per qualche km. Poi si scende ancora su 6-7 km di strada asfaltata con decine (contati, sono 30) di avvallamenti sterrati per fare fluire l’acqua quando piove.

Poi di nuovo una sterrata per un km o forse più. E siamo arrivati alla casa di Maria

Il posto è strepitoso! Per una settimana ci stupiremo a sentire il fruscio delle palme al vento di notte e di mattina. Malgrado gli sforzi le foto non riescono a cogliere che in piccola parte la luce meravigliosa di questo posto.
Maria è un’olandese globe-trotter che da alcuni anni vive qui. E qui ha fatto costruire una casina magnifica dove abita lei e dove, di fianco, stiamo noi.
Ci fa trovare vino, uova del vicino, manghi, banane, papaie. E ci piace dal primo momento. Le lodi che avevo letto nelle recensioni su AirBnb sono giustificate in pieno!
Nella settimana che passeremo a Tazo la vicinanza di Maria sarà sempre un vero piacere e i suoi centrifugati di mango e papaia una sorpresa mattutina deliziosa. Così come i fichi e il suo basilico super bio.
Nei giorni seguenti scopriremo i magnifici dintorni di Tazo. 4 km di strada e poi mezz’ora a piedi per raggiungere la selvaggia spiaggia di Trigo

Oppure salendo e deviando poi per Alguamur e da lì giù a piedi per 400 metri sino alla spiaggia del Remo
Ma magnifica anche la zona di Taguluche pochi km più a est

La Gomera non si riduce ovviamente a Tazo. A Valle a Gran Rey di grande fascino è la nude beach Playa de l’Ingles

Nella foto il mare sembra tranquillo ma un cartello all’inizio della spiaggia ricorda in tre lingue che negli ultimi 10 anni 27 persone sono affogate, tradite dalle forti correnti: l’ultimo un tedesco di 48 anni il dicembre scorso…
Discorso forse analogo anche alla Playa del Medio qualche km dopo Porto de Santiago

anche lì i pochi presenti in spiaggia si limitano a bagnarsi fino alla ginocchia.
Naturalmente se vuoi nuotare in tranquillità, magari sotto gli occhi del bagnino e con il costume addosso hai altre spiagge


E se non ti interessano le spiagge la capitale San Sebastian merita di sicuro una visita
In realtà l’attrattiva principale dell’isola è data dalla rete di sentieri che la attraversano. Se la cosa ti interessa dai uno sguardo a Summit Post. Ma se vuoi camminare meglio andarci in marzo o aprile quando la vegetazione è verde e in fiore.
Cosa dire? La Gomera è un’isola affascinante e la casa di Maria a Tazo un posto fantastico dove tornare.
Beh, direi tutto assolutamente pregevole !
Selvaggia e affascinante almeno quanto Astipalea.
Con i centrifugati, arriverete a casa gonfi di vitamine e chi vi ferma più sulle nevi di Cervinia…
Per i tuoi sassi da colorare, dovrai usare molto i bianchi, o la pasta del capitano.
Qui le mattinate sono abbastanza fresche, mentre al pomeriggio la temperatura sale parecchio e si masera di bestia.
Certo che la casina di Maria è stata trovata giusto per le meditazioni, abbracciati da sole e vento.
Baci pelosi !