A Naxos eravamo già stati due anni fa e anche lo scorso anno ci eravamo passati in giornata un paio di volte tra un ferry e l’altro. L’isola in effetti è un punto strategico per raggiungere altre destinazioni, specie nelle Cicladi. Così quest’anno abbiamo prenotato una settimana a Agiassos sulla costa sud e poi tre giorni in “cittá” in modo da essere vicini al ferry delle 6 per Ikaria.
La prima scelta si rivela errata. La spiaggiona di Agiassos quest’anno è piena di posidonie tolta un’estremitá affollata di famigliole greche. Vero ci sono due o tre calette di ciottoli ma sono davvero piccole e bastano altre due persone per sentirsi affollati. La struttura dove abbiamo prenotato è certamente economica e si mangia anche bene ma il wi-fi funziona solo sulla terrazza della taverna… E il cucinino non permette di cucinare granché come del resto in quasi tutti i monolocali delle taverne… Detto ciò, se ti va bene mangiare sempre alla taverna, il posto (Vrahia) è consigliabile: di sicuro spenderai poco e sarai isolato e tranquillo.
Così dopo due giorni salutiamo e ci trasferiamo una decina di km più a ovest a Glyfada beach studios. Lo studio è il solito standard greco un po’ sfigato come quello appena lasciato: terrazzino, bagnetto, blocchino cucina stile barca ma qui c’è il wi-fi e anche veloce visto che siamo i soli. E sullo spiaggione davanti le alghe non ci sono… Unico problema potrebbe essere la taverna Glyfada a lato ma c’è ancora poca gente e alle 11 di sera il locale si vuota e per tutta la notte di sente solo il rumore delle onde visto che la strada finisce proprio qui davanti. Se ti interessa tieni conto che anche la taverna affitta studios e appartamenti, più carini e quindi un po’ più cari di quelli a lato.

La spiaggia di Glyfada non è male: lunga e sabbiosa ma poco adatta se vuoi fare a meno del costume e comunque esposta al vento che qui sembra essere una costante. Peraltro, ad un paio di km verso sud ci sono altre spiagge più piccole e nascoste. La zona si chiama Alyko e ci sembra la più bella vista a Naxos anche se sul promontorio incombono i ruderi di un grosso albergo mai terminato.

Sia Glyfada che Alyko sono comunque zone senza ombra dove noi non riusciamo a stare più di 5-6 ore. C’è quindi tutto il tempo per farsi una doccia e andare in paese a metà pomeriggio. A quell’ora il paese è piacevole: il vento e la poca gente permettono di girare rilassati per le stradine della chora.
Nei giorni che seguono il vento da nord rinforza e per evitarlo ci spingiamo a Kalados, una ventina di km a sud di Apirathes. Il porto turistico non è molto affollato: tre barche e altre tre in rada. E sì che è costato tre milioni di €… Mah


Bon, seguendo lo sterrato che va alla taverna troviamo una spiaggina di ciottoli niente male:


Tra l’altro, se sei alla ricerca di un posto tranquillo anche in agosto, Kelados o Kalados è perfetto. La taverna sul lato ovest della spiaggia ha anche camere e studios. Tieni però conto che sei a 20 km dal paese più vicino… E anche se la strada è bella ci vuole il suo tempo per andare a fare la spesa o cambiare spiaggia…


Comunque sia, la gita a Kelados/Kalados merita anche perché al ritorno si può fare una sosta a Apirathes, un paesino alquanto turistico ma comunque gradevole se non ci sono bus di turisti…
Sempre se sei in vena di gite a causa del vento smeriglia chiappe la costa nord vale una visita. Puoi fare una calata a Lionas dove la proprietaria della locale taverna Delfinaki sta in agguato e si sbraccia per acchiapparti non appena parcheggi. Gli acchiappati sono contenti, mangeranno la loro best ever Greek salad e metteranno su Tripadvisor le foto dei soliti piatti su cui hanno fatto salti di gioia. Detto ciò le polpette che la sciura mi aveva fatto assaggiare lo scorso anno quando mi ero fermato per un caffè non erano niente male anche se lontane da quelle davvero ottime che mangiavo da ricoverato all’Ospedale Militare di Bari nel lontano 1974.
Oppure puoi optare per un posto più grande ove troverai non una taverna acchiappa turisti ma almeno 5 o 6. Parlo di Apollonas:
Ma cosa fare se non impazzisci per le taverne e il traditional Greek food, tutto home Made dalla mamma e poi sparato nel microonde? Beh, una visita alla torre di Bazeos puoi sempre farla. È una casa forte del 1600 da un paio di secoli proprietà di una famiglia (Bazeos) di origine italiana (Baseggio).
Gli ultimi tre giorni li passiamo a Naxos “città”: monolocale fighetto con terrazzino fiorito e pergolato. Di giorno si sente un po’ di rumore ma la notte è tranquilla. Questi Santa Katerina studios, almeno i due all’ultimo piano, sono una soluzione davvero consigliabile per brevi soggiorni in città.
Ma la vera novità trovata quest’anno è il nuovissimo Hellenic Design Store collocato nella antica della scuola delle Orsoline in cima alla Chora. Davvero una ventata di creatività giovanile Greca che fa dimenticare le cianfrusaglie dei negozi per turisti 50 metri più in basso.
In conclusione, rinfrancato da quest’ultima bella novità, Naxos ci lascia con l’impressione di un’isola interessante. Se eviti le spiagge con lettini trovi zone dove i turisti sono solo di passaggio e i locali fanno tranquilli la loro vita di sempre. La cucina non ti farà fare salti di gioia, ma dove mai li fai in Grecia se sei italiano e quindi abituato a mangiare all’italiana, cioè bene. Te lo dico alla luce dell’ennesima delusione presa ieri sera in quello che dovrebbe essere il miglior ristorante di Naxos città… Per consolarti tieni conto che comunque, per dormire e per mangiare qui non spenderai molto: i prezzi sono quelli tipici di isole di medio livello, assai lontani dai picchi di Santorini e Mykonos. Ci torneremo? Forse sì.
Tutti i posti che hai citato sono di nostra frequentazione, anzi ogni anno, riusciamo a trovare angoli nascosti e nuovi.
Uno è quello della scogliera do Mikri Vigla. La si percorre fino in fondo, qualche passaggino in roccia rosata
e si trovano dei sediloni che sembrano dei troni, nascosti alla vista dei turistazzi, quindi “picetto” al vento.
Naxos tutto sommato è un’isola comoda,ma ancora carina e da viverla soprattutto all’interno.
A fine agosto sarà tutto brullo, ma è così non si può fare altro.
Intanto l’ultima di luglio ci vedrà in quel di san Cassiano, sperando in qualche giornata di sole.
Un abbraccio caro e, anche se non si mangia proprio bene, ci si rilassa alla grande e si vive di un buon clima.
QUI E’ UNO SCAGAZZAMENTO !!!
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