oggi ricevo una mail che mi chiede aiuto circa la scelta di una laurea magistrale in pubblicità. Ohibò: per me la pubblicità è come la TV, un mondo sconosciuto che da ignorante non sono in grado di apprezzare e giudicare. Ho risposto così:
non sono la persona giusta per darle una mano in un percorso formativo relativo alla pubblicità. Posso solo dirle cosa farei se fossi al suo posto e dovessi scegliere una laurea magistrale che miri a professioni moderne:
- aldilà delle etichette dei corsi guarderei contenuti e metodi: mi aspetterei di trovare un sillabo (programma analitico) per ciascun insegnamento e vorrei che il programma fosse chiaro e completo.
- guarderei i CV dei singoli docenti (almeno di quelli che insegnano i corsi obbligatori) per capire se sono solo creature accademiche o se hanno fatto altre esperienze
- confronterei il sito web del corso di laurea e della facoltà con quello dei suoi competitor
- darei molta, molta importanza alla sede: per professioni moderne escluderei le sedi periferiche in cittadine di provincia e punterei su città dove trovare ambiti di lavoro/stage e massa critica di gente interessante/interessata alla mia professione
- su Tesionline cercherei di vedere che cosa sono le “tesi” in quella sede
- per quello che può servire darei un’occhiata ai dati di Almalaurea con riferimento agli sbocchi occupazionali
- da ultimo, ma fondamentale, andrei di persona a vedere la sede, assisterei a delle lezioni per vedere in faccia almeno 3-4 docenti, magari parlerei anche con loro e, dulcis in fundo, parlerei con gli studenti per sapere cosa c’è che non va.
PS: a dire il vero, quanto ho appena scritto vale anche per la scelta della laurea triennale.