Vivere di fotografia è diventato più difficile

I fotografi di professione soffrono la concorrenza di fotografi amatoriali felici di ricevere mini assegni come compenso di foto fatte per hobby. In più ci sono le chiusure di riviste (nel 2009 428 periodici USA hanno cessato le pubblicazioni) e la riduzione di pagine di pubblicità (- 40% tra il 2009 e il 2000, negli USA). Si aggiunga la praticità delle fotocamere digitali e l’esistenza sul web di agenzie come Getty Images o anche Flickr e capisci la facilità, economicità e ampiezza di scelta di chi deve trovare una foto per un articolo o un’inserzione.

In questo quadro chi guadagna e chi perde? Perdono i fotografi professionisti, guadagnano (poco) i fotografi amatoriali, molto chi deve procurarsi foto per usi commerciali (periodici, agenzie di pubblicità) e soprattutto web agency come Getty Images e simili: quest’ultima ha venduto nel 2009 22 milioni di immagini (1,4 nel 2005).

Mi fermo qui se no non ti vai a leggere l’ottimo articolo da cui ho preso tutte queste informazioni: sto parlando di For Photographers, the Image of a Shrinking Path (di Stephanie Clifford, New York Times, 29.03.2010).

Dimenticavo: per la lezione di Nuovi media sui quotidiani (giovedì 1° aprile) perché non vai a vedere come New York Times e La Stampa usano le foto e i video dei propri lettori?

7 commenti

  1. Io credo che con l'”avvento” di programmi grafici come Photoshop & co, ci sia stato in generale un grande cambiamento del ruolo del Fotografo… Diciamo che adesso, chi se la cava con la grafica e ha un pò di fantasia può raggiungere dei livelli, non dico professionali, ma molto buoni. Quello che prima richiedeva una ricerca accuratissima, un lavoro di preparazione molto lungo (luci, setting, filtri..) adesso può essere compiuto con un semplice “clic” di mouse. Credo sia anche questo uno dei motivi che sta portando alla surclassazione dei professionisti, a favore di noi amatoriali alle prime armi :)
    UN ESEMPIO DEI MIRACOLI DI PHOTOSHOP: http://www.desmm.com/dove-evolution-commercial-351.html

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