ogni tanto mi chiama la segreteria didattica per chiedermi di convalidare esami sostenuti durante un periodo Erasmus di studi all’estero. Devo confessare che la prima tentazione è di dire sempre “sì, va bene“: un esame orale in meno è un piacere visto che, tra una cosa e l’altra, si tratta di più di un’ora per Editoria multimediale e più di mezz’ora per Nuovi media. La mia pronta disponibilità di raffredda alquanto quando sbircio i programmi che lo studente avrebbe seguito all’estero. In alcuni casi già il titolo dice che si tratta di tutt’altro, in altri casi il contenuto è ben lontano da quello dei miei corsi. E così tentenno…
Alcuni studenti hanno intuito questo rischio e quindi chiedono un’approvazione preventiva. In questo caso la cosa migliore sarebbe che, dopo aver visto il sillabo del mio corso (Nuovi media → sillabo o Editoria multimediale → sillabo), mi inviassero il programma del corso che intendono seguire come equipollente.
Una nota finale: se hai presente i programmi dei miei corsi ti sarai reso conto che hanno un taglio pragmatico e utile. Forse non si fa un grande affare a rimpiazzarli con l’ennesimo corso di taglio “teorico”… Ma se sai già quello di cui parlo in aula dimmelo e sarò felice di non vederti all’esame.