Il termine e-book (o ebook) ha significati diversi per soggetti diversi. Per gli editori cartacei significa sic et simpliciter la versione digitale di un libro cartaceo. E’ già qualcosa: un libro in formato pdf non è di per sé un e-book vero e proprio ma almeno è ricercabile, annotabile e trasportabile facilmente. E’ questa la strada che, ad esempio, ha seguito in Italia FrancoAngeli (→ post Gli e-book di FrancoAngeli): una soluzione di questo tipo permette di realizzare con Acrobat Pro digital collections personali (→ post Creare una digital collection).
Diversa invece la soluzione su cui si sta muovendo Il Mulino (→ sito web): il loro progetto Darwin Books (→ info) prevede solo la lettura on-line dei volumi. Non è prevista la possibilità di acquistare la versione digitale del volume. Al momento il progetto permette l’accesso a circa 300 titoli: su questi posso cercare full-text o su singole parti (note, figure, titoli, ecc.). Quando faccio una ricerca i risultati sono presentati occorrenza per occorrenza invece che aggregati per volume (nell’immagine che segue vedi che lo stesso volume compare due volte di seguito) e non sono riordinabili (in base a volume, autore, anno…).

E infine, ohibò, in questa fase per accedere ai risultati devo essere fisicamente in università. Bizzarro modo di procedere che limita ulteriormente l’utilità e usabilità dell’iniziativa. Perché non hanno optato per la soluzione del formato pdf così come, del resto, avevano già fatto per l’archivio degli articoli (→ Riviste web)? In quel caso l’utente ha la possibilità, se vuole, di fare il download del file pdf dell’articolo (6€ l’uno).
In conclusione DarwinBooks mi sembra un’iniziativa lodevole ma limitata. Chissà che prima o poi non appaia sul mercato editoriale italiano un soggetto capace di svolgere quel ruolo di integrazione oggi svolto solo da Google con Google Books e Google Scholar.