Non appartengo alla categoria di quelli che “i libri non si buttano via!“. Sottoscrivo questo principio solo per i libri che mi sono davvero piaciuti: il problema è che questi libri tendo a prestarli e, come sai, spesso un libro prestato è un libro scomparso. Ma i libri che mi sono davvero piaciuti sono pochi, mentre tanti sono gli altri:
- libri diventati vecchi: penso alle guide turistiche ma anche ai manuali sul uno specifico software
- libri che mi sono arrivati in omaggio: gli editori mandano libri sperando che poi gli stessi vengano adottati come libri di testo nei corsi universitari
- libri che si sono rivelati non corrispondenti alle aspettative: mi capita di comprare un libro basandomi su un’occhiata alla quarta di copertina, al sommario e all’indice analitico per poi rendermi conto che il contenuto non era quello che mi aspettavo
- libri che non rileggerò mai più: sono la maggior parte, ho dedicato loro del tempo ma il mio rapporto con loro è terminato per sempre una volta girata l’ultima pagina.
Bene, non voglio farla tanto lunga: in ufficio a Reggio Emilia ho fatto pulizia tra gli scaffali e ho accumulato almeno un centinaio di libri che voglio buttare. Se avessi un amico arredatore glieli venderei: libri con belle copertine e di formati diversi, talvolta in inglese possono fare la loro figura sugli scaffali della libreria di qualche cliente con soldi e poco tempo da dedicare alla lettura. Aggiungo che si tratta di libri che parlano di web, nuovi media e compagnia bella: se sei incuriosito e vuoi vedere se c’è qualcosa che ti interessa passa in orario di ricevimento oppure nel pomeriggio (dopo le 17) del 21-22 luglio.
Anch’io attuo questa redistribuzione dei libri tra amici e conoscenti. Ultimamente ho notato che questa politica è promossa anche da alcune biblioteche di Modena e provincia che hanno provveduta ad installare un “cestone” all’entrata dove puoi depositare libri che nn ti interessano e prenderne altri depositati da altri utenti. Che cosa ci metterò? “Sola come un gambo di sedano” della Litizzetto, comprato in Autogrill durante un lungo viaggio…più volte iniziato e mai finito (il genere nn fa per me). Parecchi libri regalati dalle Banche (quando le banche ancora facevano regali ai correntisti) sotto Natale e altri libri che mai più leggerò!
Da cosa nn mi separerei mai? La mia quasi integrale collezione di Wilbur Smith!