In inglese il titolo dell’articolo di Bloomberg è India Failing to Control Open Defecation Blunts Nation’s Growth. Un eccellente servizio giornalistico con foto e video che analizza le implicazioni della mancanza di gabinetti in India: inquinamento, malattie, mortalità infantile, perdita di tempo e quindi di produttività, ecc.

Le cifre riportate per l’India sono agghiaccianti:
- 100.000 tonnellate di escrementi umani lasciati ogni giorno all’aperto
- 100 milioni di famiglie non hanno servizi igienici in casa
- più di 600 milioni di indiani evacuano all’aperto.
L’articolo citato, come tutti gli articoli di Bloomberg, è scritto con professionalità e competenza: capoversi corti, strutturato in sezioni brevi e titolate chiaramente, link esterni (parole in grassetto e colore) con tanto di tip, assenza di banner pubblicitari.
PS: ricordo ancora con disagio le condizioni terrificanti dei “bagni” di università e ministeri che mi era capitato di dover usare quando alla fine degli anni ’90 partecipavo ad un progetto di cooperazione internazionale in Russia: un indicatore implacabile delle condizioni del paese aldilà della retorica dei discorsi e delle statistiche ufficiali che ci propinavano durante le riunioni di lavoro.
A proposito di India, di condizioni di vita disagiate, di sporcizia e malattie, di gabinetti all’aperto.. vi consiglio di guardare il bellissimo film, vincitore di vari premi Oscar, “The Millionaire”, che ho visto proprio ieri sera.
Tramite un argomento leggero come un quiz tv (il famoso “Chi vuol essere Milionario?”), si osservano tutte le tappe della vita, dall’infanzia all’età adulta, di un ragazzino vissuto nella parte povera dell’India. Le cosche mafiose, i ragazzini costretti a lavorare, mendicare o rubare, il traffico di organi e prostitute-bambine, tutti argomenti pesanti e realistici, dove il gioco, la fiction si mescola alla dura realtà di vita di questi popoli.
L’ho trovato un film decisamente ben costruito e non noioso. Guardatelo e rimarrà impresso.