è quello che ha chiesto Ferruccio Fournier presidente dell’AVIF (Associazione Valdostana impianti a fune): “I comuni devono bloccare la possibilità di costruire seconde case, rivedendo le proprie disposizioni in materia urbanistica” (La Stampa, 31 dicembre 2008). A questa richiesta ha risposto il Presidente della Regione Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, dichiarando “E’ corretto lo stop alle seconde case, ma dobbiamo valorizzare quelle che già esistono e che non possono certo sparire nel nulla“. Vero, anche se sogno che un giorno arrivi Harry Potter e faccia sparire gli orrendi condomini di Cervinia, Pila, Courmayeur, ecc.
Comunque sia, io e Bianca abbiamo letto con un po’ di speranza l’articolo: stai a vedere che stanno incominciando a capire l’assurdità di case usate per un paio di settimane all’anno. Così Bianca ha deciso di scrivere al Presidente della Regione questa mail:
sono una giornalista residente a La Magdeleine, vivo di persona il problema delle seconde case dato che la mia abitazione si trova all’interno di uno sciagurato PUD in corso di realizzazione (60 unità immobiliari per un paese di 100 residenti!) >> https://cordef.wordpress.com/2008/12/28/cosa-mi-auguro-per-il-2009/.
Leggo su La Stampa del 31 dicembre 2008 (“L’AVIF chiede lo stop alle seconde case”) che Lei ha dichiarato “è corretto lo stop alle seconde case…”: debbo leggere la sua dichiarazione come una promessa di intervento su un fenomeno abnorme che porta benefici passeggeri (edilizia, oneri di urbanizzazione, Iva) a fronte di un permanente deterioramento ambientale?
Con i migliori auguri per un 2009 ricco di soddisfazioni e con la speranza che le case in Valle d’Aosta, non più chiuse ma affittate a turisti, diventino una miniera d’oro per l’economia locale come avviene altrove (Alto Adige, Austria e Svizzera).
Risponderà? Chissà, stiamo a vedere. [6.11.2009: rivedo oggi questo post che avevo dimenticato. Si è dimenticato anche il sig Rollandin (presidente della regione) di rispondere o far rispondere a qualcuno della sua segreteria: pessimo modo di fare che gli toglierà due voti per sempre].
BTW, in Francia il diluvio di seconde case con cui hanno disastrato le loro montagne (La Plagne, Les Arcs, Tignes, ecc. ecc.) si sta rivelando un pessimo affare come scrive la rivista Montagnes nel numero di dicembre 2008:
“les Alpes françaises comptent deux fois plus de lits que les Alpes autrichiennes, pour un chiffre d’affaires global des sports d’hiver bien plus faible (6 milliards d’euros contre prés de 10 milliards). On ne sait plus comme limiter les “lits froids” et faire revenir les touristes en été. Pourtant, on continue de construire.“