Le mail comunicano poco

è il succo di un breve video che Davide Ragusa ( post That’s Oslo!) mi consiglia di far vedere a lezione: lo farò di sicuro intanto te lo raccomando qui e ora. Cosa dice? Semplice, ricorda che nella comunicazione tra persone le parole pesano per il 7% contro il 38% del tono e il 55% del visuale. Problema: le e-mail usano solo parole e quindi “comunicano poco” o lo fanno spesso in maniera inadeguata quando non si tratta di comunicare dati o fatti ma emozioni o temi “sensibili”, da questa inadeguatezza nascono facilmente scazzi (fights).

Viaspire > Why E-mail Start Fights (video)
Viaspire > Why E-mail Start Fights (video)

Insomma con le e-mail la comunicazione è scarsa e quindi inadeguata. Guarda un po’ la mail che ho ricevuto qualche giorno fa:

“Buongiorno,
sono uno studente iscritto al secondo anno di Comunicazione e Marketing.
In questo periodo sto valutando che esame opzionale dare per esaurire i crediti a libera scelta, e il suo corso di NM mi incuriosisce molto.
Crede che questo possa essere adeguato al mio Corso da Laurea?
Sinceramente penso, dati i miei obiettivi (Relazioni Pubbliche, Marketing, Consulenza, R&S, Pubblicità…) che cominciare a sapere come e dove trovare le informazioni adeguate e come gestire la multimedialità mi sarebbe/mi sarà molto utile.
L’eventuale costruzione di un blog potrebbe poi essere interessante come strumento di marketing non convenzionale.
Cosa ne pensa?
Eventualmente, ha altri corsi verso i quali indirizzarmi?
Grazie in anticipo”

Quando uno studente mi dice che vorrebbe scegliere un mio corso come esame opzionale sono combattuto da due sentimenti contrapposti:

  • negativo: un esame in più
  • positivo: il corso che faccio interessa.

Siccome alle mail rispondo subito dopo averle lette, ho risposto:

“buongiorno xxxx,
il corso di Nuovi media risulta in genere utile a chiunque lo frequenti, indipendentemente dal corso di laurea di appartenenza. Idem per Editoria multimediale. Per entrambi i corsi ho avuto ed ho studenti che provengono dal corso di Comunicazione e marketing, specie FAD.
Per quanto riguarda altri corsi di altri docenti e di taglio simile non so proprio cosa consigliarle: al suo posto cercherei innanzitutto di vedere i sillabi pubblicati (ammesso che esistano).”

Adesso che rileggo le due mail mi rendo conto che la mail va bene come trasmissione di dati e fatti ma andrebbe sempre integrata con una comunicazione faccia faccia: solo così lo studente si può fare un’idea più precisa di chi sono.

2 commenti

  1. E’ il tipico discorso che nasce quando si confronta un file testuale con un file multimediale. Così come trovo un e-book emozionalmente e informativamente più completo di un libro cartaceo tradizionale (perchè nell’e-book ci sono immagini, video e altre forme interattive come i form ad esempio…), così la comunicazione faccia a faccia risulta più “completa” di una e-mail perchè comprende tutta quella comunicazione non verbale, ma costituita da espressioni del viso, movimenti del corpo, distanza (prossemica) e tono di voce (prosodia), che è fondamentale per comprendere le intenzioni dell’interlocutore. Da un lato la Rete ci permette di aumentare le possibilità comunicative di un testo (e-book), dall’altro lato però non risulta così completa come la comunicazione faccia a faccia (e-mail). Si tratta sempre di scegliere lo strumento più adatto in base al contesto… io penso comunque che sia sempre meglio integrare il discorso online con l’incontro reale soprattutto per quanto riguarda il rapporto docente-studenti.

  2. Io trovo che quella dello studente sia da studente(ovvero o di uno che millanta se stesso, come spesso faccio io peraltro, o di qualcuno che pensa al suo futuro con entusiasmo,come faccio sempre io altre volte))quella del prof non la trovo da docente
    medio italiano ma da manuale, cioè comunica tutto quello che può trasmetter attraverso il mezzo che usa ma senza anima(non che fosse necessaria).
    Detto questo casualmente oggi ho letto su robin good master new media un paio di post a proposito di internship presso la loro azienda completamente on-line.
    Non li segnalo perchè uno è di poco conto e l’altro è un opportunita di lavoro.
    Ovviamente non usano solo mail ma software di condivisione; cio nonostante mi sono chiesto i pro e i contro di un lavoro del genere:
    Puoi andare a lavorare: dove vuoi,anche in mutande, senza regole, con nessuno che ti faccia da boss vero e proprio perchè segui un tuo progetto….etc
    Però non hai interazione..mah non saprei.
    Intenet si deve integrare o vuole sostituire la realtà….magari però una realta dove non “conosci” i colleghi di lavoro ma solo i tuoi amici potrebbe non essere malvagia?

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