sembra di poter affermare. A differenza di milioni di americani che affogano nei debiti, la società di Steve Jobs affoga nei soldi: niente debiti e 25 miliardi di $ in cassa. Nel terzo trimestre 2008 Apple ha venduto 11 milioni di iPod (+8% rispetto al 3° trim 2007) e 6,9 milioni di iPhone: ben di più di quelli venduti nei precedenti 5 trimestri. Su base annua, negli ultimi 12 mesi (al settembre 2008), il fatturato è stato di 32,5 miliardi $ (24 miliardi nel periodo precedente) con un utile di 4,8 miliardi (3,5 nel periodo precedente)(→ comunicato stampa).

La scorsa settimana Apple ha presentato i nuovi portatili MacBook 13″ e 15″: toh rispetto al mio MacBook Pro 17″ su questi non ci sono più viti sui fianchi. Come mai? Il video me l’ha chiarito: adesso lo chassis viene ricavato da un blocco di alluminio con un procedimento innovativo. Bello! L’idea sarebbe piaciuta un sacco anche a mio padre (un ingegnere con la passione delle invenzioni). Del resto anch’io, da semplice consumatore, ho sempre apprezzato la cura costruttiva con cui sono realizzati i prodotti Apple: vedremo se questo basterà a tenere alte le vendite nel cruciale periodo delle feste natalizie. Se vuoi leggere una review dei nuovi MacBook ti segnalo l’articolo e il video di Walt Mossberg (→ Apple Polishes Popular MacBook for a Higher Price, Wall Street Journal 23.10.2008)
Apple resiste alla crisi e anzi, continua a fatturare utili, la stessa cosa non si può però dire di altrettanti importanti società che sentono la crisi e hanno in programmazione licenziamenti di personale. I casi più importanti riguardano aziende come: Dell > 8.900 posti di lavoro a rischio, Yahoo! > 1.500 posti e eBay > altrettanti 1.500.
Per monitorare i licenziamenti delle diverse aziende è utile la tabella proposta da TechCrunch dove vengono presentati in numero e in percentuale i licenziamenti che le aziende intendono fare in questo periodo di crisi. I numeri vengono aggiornati continuamente in base alle notizie che arrivano dalle agenzie giornalistiche e dalle dichiarazioni delle stesse compagnie. Si può notare come le voci della tabella siano ordinate secondo la data di pubblicazione della notizia. eBay è stata una tra le prime aziende a fornire questa tipo di spiacevole comunicazione.
Il sito presenta la sezione Company Index dove le aziende sono classificate in ordine alfabetico e accedendo alla voce scelta verranno presentati tutti gli articoli che riguardano quella società. Davvero comodo come sistema, evito di dover cercare notizie su diverse fonti quando queste sono pubblicate e aggregate tutte all’interno di un unico sito.