mi ha sempre fatto sorridere: ma che senso ha far scrivere a mano il voto di un esame universitario? In tutte le famiglie italiane c’è o c’è stato qualcuno (magari un cugino) che i voti se li scriveva da solo e che così poteva raccontare ai genitori allocchi fantasiose storie di improbabili successi universitari… Qualche anno fa, quando Unimore ha introdotto la verbalizzazione on-line dei voti degli esami ho pensato che ciò implicasse la morte del libretto. Macché: i libretti sono rimasti in circolazione. Era troppo astuto sostituirli con un tesserino di plastica. Così adesso ognuno può decidere di fare a modo suo:
- presentare il libretto al docente per fargli scrivere e firmare il voto
- scrivere il voto (senza la firma del docente)
- lasciare il libretto a casa
- fare una combinazione personalizzata delle tre modalità precedenti.
Vuoi contribuire nel tuo piccolo a aumentare un pochino la produttività dell’università? Evita di perdere tempo andando a cercare il docente di turno per “farti scrivere il voto sul libretto“. D’altronde la segreteria didattica, da me interpellata, è chiara sull’inutilità del libretto:
“poichè la nostra Facoltà utilizza la modalità di registrazione dei voti on-line, la Segreteria Studenti (ufficio preposto ad aggiornare e controllare le carriere degli studenti) riconosce come libretto dello studente solo quello elettronico. Molti sono ancora in possesso del libretto cartaceo e quindi possono utilizzarlo come promemoria personale degli esami sostenuti. I docenti con cui sostengono gli appelli annotati nei libretti cartacei non sono più obbligati ad apporre la propria firma sui libretti, ma solo a produrre il verbale con i voti, stamparlo, firmarlo e consegnarlo in segreteria di Facoltà. Noi inviamo il verbale in Segreteria Studenti che effettua l’aggiornamento del libretto elettronico e della carriera studente.” (e-mail di Marina Vallino, 2 giugno 2008)Quindi, d’ora in poi, non firmerò più nessun libretto.
Ma sul tema degli esami universitari c’è tanto da dire… (→ post Gli esami universitari)
“E se dovesse rompersi disco esterno e contemporaneamente computer?”
Vale non ci voglio nemmeno pensare!!
Per il mio carattere, spacco tutto e tutti seduta stante!!
Che dire, finalmente!
Dovrebbe comunque diventare un obbligo, e non rimanere una possibilità. I Professori non dovrebbero dover andare fino a Modena etc etc etc.
Inoltre, per l’eventuale rischio di perdita dei dati che porta alcune persone a ritenere opportuna una copia cartacea di qualsiasi cosa rispondo così.
Macintosh, con il nuovo sistema Leopard, ha introdotto l’applicazione Time Machine, un’applicazione che permette, collegato il Mac ad un disco esterno, di fare una copia veloce e totalmente automatizzata di qualsiasi tipo di dato sia stato prodotto da voi in ogni singolo giorno. In tal modo, anche se dovesse succedere un black out del sistema, o i dati dovessero magicamente scomparire dal computer (cosa che fortunatamente con Mac non mi è ancora mai accaduta), avrete sempre una copia di tutto nel vostro disco esterno.
E se dovesse rompersi disco esterno e contemporaneamente computer?
Bè, come qualcuno ha detto prima di me, anche la carta brucia, e gli incendi capitano più frequentemente di quanto non si pensi.
un paio di giorni fa è arrivata una mail dall’ateneo circa la firma digitale: andando a Modena con documenti vari (tesserino universitario, codice fiscae, ecc.) potrò attivare la procedura per avere la firma digitale. A quel punto la registrazione finale dei voti verbalizzati su Esse3 dovrebbe/potrebbe avvenire in tempo reale visto che in questo modo si eliminerebbe l’attuale obbligo di stampa, firma e consegna dei verbali cartacei e il conseguente ritardo di registrazione.