Energia dal vento

Non avrei mai pensato che la Germania fosse il primo paese al mondo nella produzione di energia eolica: oltre 22.000 megawatt contro i 16,9 degli Usa. Al terzo posto la Spagna (14,7). Italia, Francia e Regno Unito non arrivano a 3 megawatt ciascuno ( Wall Street Journal).

In Italia dovremmo quindi investire di più nell’eolico. Ma la stessa cosa si può dire del solare.

Il termine “energia” mi fa pensare che dovremmo essere capaci di sfruttare maggiormente quella risorsa fantastica che non richiede nessun tipo di investimento economico ma solo un po’ di buona volontà e di creatività. Che cos’è? Penso all’energia creativa che può essere prodotta dall’intelligenza degli studenti. Quando nei corsi vedo che incomincia a emergere provo la stessa sensazione di chi ha scavato un pozzo e vede schizzare fuori l’acqua (o il petrolio). Già, a pensarci bene, è l’unico motivo per cui rimango in università.

3 commenti

  1. Aggregandomi a quanto già detto da Luca e Piero, concordo con i maggiori investimenti su eolico e solare.

    Basti pensare che acquistiamo energia nucleare dalla vicina Francia che ha centrali a ridosso delle Alpi (quindi se esplodono -toccando ferro- noi non siamo molto lontani): non potremmo aprirne una noi ed evitare di pagare tutti questi passaggi?

    Evidentemente no, in quanto un referendum a ridosso dell’incidente di Chernobyl ce lo vieta (come era prevedibile dopo un disastro del genere).

    In Italia, per quanto riguarda la ricerca, si continua a pensare al profitto (giusto) e al risultato immediato (sbagliato): in America (per citarne una, ma anche in altri paesi europei avviene ciò) si stanziano fondi per la ricerca e spesso, casualmente, si arriva alla grande scoperta.

    Dopo, tra produzione, commercializzazione e vendita brevetto (quando ormai non serve più) si arricchiscono in quanto una buona idea paga più di cento prodotti: dei jeans possono esser fatti a basso costo ma l’invenzione geniale viene solo a pochissime persone, non si può copiare il cervello umano.

    La forza dell’Italia è aver tante persone appassionate e creative che la rendono grande nel mondo: peccato che, per questi esempi eccellenti, ce ne siano tanti di più che mangiano sulla sua situazione complicata.

    Ecco su cosa dovremmo lavorare, sul potere dell’intelligenza, vero volano della nostra ripresa.

    Marco

  2. Problema grande, enorme e devastante!
    Apro così, basti pensare che l’Italia investe solo l’1% del PIL in ricerca, ricerca che non puoi fare più di tanto, purtroppo!
    Io penso alla Germania, sapevo già che è il primo paese in produzione eolica e anche il primo per l’energia solare!
    Mi chiedo perchè l’Italia avendo a disposizione molte ore di sole all’anno non incentivi la produzione di energia col solare, perchè?
    Perchè come dice Piero siamo il paese del NO, il paese in cui, fai quello che vuoi, ma non da me, fallo a 100 km da casa mia, non da me, basta vedere i gli inceneritori in Campania!
    Mi arrabbio un sacco quando penso che un uomo come Rubbia è andato in Spagna a fare un progetto sull’energia rinnovabile, è un nostro scienziato e deve andare dalla concorrenza perchè qua nessuno lo ascolta…che vergogna,riflettiamoci tutti!
    E’ ora di darci un taglio, non si può andare avanti così, dobbiamo impegnarci tutti insieme!
    L’università italiana pur avendo pochissimi fondi, fa uscire gente che all’estero di invidiano e che devono andare in Usa o in Cina perchè questo maledetto stato gli da 700€ al mese, VERGOGNA!
    Magari sono andato un po’ fuori argomento e chiedo scusa se l’ho fatto, ma il discorso dell’energia pulita è strettamente legato alla ricerca e agli investimenti…che in Italia…finisco che è meglio!
    Scusate ancora

  3. Parlando di energia e fonti alternative è ribadito che l’Italia sia sempre almeno due passi indietro, ma, arriva da:Legambiente la notizia che: “L’italia ce la può fare, realizzerà gli obiettivi fissati dalla Ue al 2020 per il potenziamento dell’efficienza energetica, la diffusione delle fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra”.
    Chissà…
    In attesa non possiamo che restare a bocca aperta guardando progetti del genere:

    http://www.nystedwindfarm.com/frames.asp

    E’ la centrale eolica più grande al mondo; si chiama ” Nysted Havmøllepark” ed è composta da 72 torri eoliche. Pensate che è capace di produrre una quantità di energia elettrica sufficiente a soddisfare 145.000 case unifamiliari.

    Dato che in ambito internazionale non possiamo competere con Germania o Spagna, per ora consoliamoci con questo report
    che ci fa conoscere tramite classifiche e analisi, il mondo dell’energia nella piccola realtà italiana.

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