scrive il Corriere della Sera (20 marzo 2008, p. 23). Una bella differenza rispetto al dato nazionale che, secondo il Corriere, sarebbe di 1 docente ogni 31 studenti. Ma è davvero così? No. Il dato per l’università della Valle d’Aosta è ottenuto considerando tutti i docenti, anche quelli a contratto, mentre il dato nazionale comprende solo i docenti di ruolo. Scorretto. Oppure semplicemente pasticcioni questi giornalisti del Corriere: e sì che i dati li avevano (li riportano nell’articolo): 55 docenti di ruolo a fronte di 1.183 studenti, ovvero un docente ogni 21 studenti.
Ciò detto, ci sono in Italia realtà universitarie con un docente ogni 5 studenti? Certo che ci sono: a Chimica Industriale nel 2005-06 c’erano 4 studenti per docente (ordinari, associati e ricercatori). Valori superiori ma comunque privilegiati erano registrati a Scienze Ambientali (10 studenti per docente) e a Medicina con 11,5 studenti per docente (Istat, Annuario Statistico Italiano 2007, tavola 7.7 p. 187, → link).
Vogliamo parlare dei laureati e del loro costo? Benissimo. Cosa dire dei 13.200 docenti di ruolo di Medicina (ordinari, associati, ricercatori) e dei loro 28.727 laureati (lauree triennali+specialistiche+lauree vecchio ordinamento)? Se la matematica non è un’opinione fa 2,2 laureati per docente. Se poi escludiamo le tesine delle lauree triennali, le tesi (lauree specialistiche e vecchio ordinamento) discusse nel 2005-06 nei corsi di laurea del gruppo medico sono state 8.366: 0,6 laureati per ogni docente.