Mangiare in Italia

è fantastico per l’incredibile varietà della nostra cucina. Lo so: quando stavo in California soffrivo per la mancanza di pane, formaggi, salumi. Jamie Oliver la pensa nello stesso modo. Jamie è uno chef inglese fuori dall’ordinario ( sito): un tipo che ispira simpatia e che mette appetito. Sto leggendo Il mio giro d’Italia: una via di mezzo tra un diario di viaggio e un libro di cucina, pieno di belle foto. A differenza che nei libri di cucina classici qui non hai le immagini patinate e irritanti di piatti irripetibili.

? Se segui editoria multimediale e devi fare l’e-book sul “viaggio” il cibo potrebbe essere un tema o addirittura il filo conduttore del tuo lavoro.

12 commenti

  1. Lo scorso anno ho passato 15 giorni in Birmania, luogo ricco di spiritualità, accoglienza e posti splendidi. Ma il cibo…nulla a che fare con il nostro! La colazione? Zuppa di pesce, riso al curry, pollo, etc. Non ho mai desiderato come allora un buon caffè espresso con bombolone alla crema!!

    ADORO la cucina italiana ma ciò non mi fa escludere il resto (a parte casi estremi!). Credo che anche attraverso il cibo si entri in contatto con le altre culture: quindi, una volta ogni tanto, perchè non viaggiare con le papille gustative?
    Restando in tema di cibo vi segnalo questo blog con tantissime ricette nazionali e internazionali :D

  2. Confermo la supremazia italiana sull’universo in campo culinario! :-) (soprattutto per varietà, ma non solo). Da grande appassionata, osservo spesso le cucine altrui e mi piace il fatto che Jamie Oliver, oltre a non annoiare, fornisca i trucchetti del mestiere e mangi quello che cucina (segnale che ci si può fidare). Nella tv inglese, la cucina sembra essere un’ossessione. (“Forse gli italiani preferiscono la fiction perché sanno cucinare?”, si chiederebbe chi ha qualche pregiudizio. Non io, eh. Hehe.)
    In ogni caso, segnalo a chi cercasse libri di cucina un po’ diversi dal solito, un paio di personaggi tv che hanno colpito anche me che sono italiana.

    GORDON RAMSAY (per la creatività/l’impronta fusion, l’approccio “per tutti” e la gradevolezza dei suoi libri ) http://www.gordonramsay.com

    HESTON BLUMENTHAL (interessante più per l’aspetto culturale: viaggia alla ricerca dei piatti tipici mondiali, ne analizza l’origine le variazioni, la qualità degli ingredienti, e collabora con fisici e chimici facendo esperimenti e variazioni sul tema per cercare di arrivare al risultato perfetto. Il libro “In search of perfection” é interessante, e su youtube si può vedere qualche video del relativo programma tv).

    Buon appetito!

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