Stanford University è un’università privata USA, iperselettiva e ipercostosa:
- iperselettiva: nel 2007 gli ammessi sono stati 2.444, l’11% dei 22.333 che avevano fatto domanda. L’89% degli studenti undergraduate entrati nel 2007 apparteneva al decile superiore dei diplomati di scuola secondaria (erano, cioè, tra i primi della classe alle secondarie);
- ipercostosa:
- 33.000 $ per le tasse (tuition)
- 10.370 $ per vitto e alloggio (room and board)
- 1.900 $ per i libri
- 1.300 $ per spese personali
- arrivando così ad un totale di 46.600 $ (circa 30.000 €)(→ Stanford Facts 2007).
Stanford è ricca: nel 2007 ha ricevuto donazioni per oltre 500 milioni € e dispone di mezzi propri (endowment) per circa 11 miliardi €. E così ha deciso che gli studenti ammessi con reddito famigliare inferiore a 100.000 $ non pagheranno tasse di iscrizione. E se provengono da famiglie con reddito inferiore a 60.000 $ avranno gratis vitto e alloggio in una casa dello studente (residence hall)(→ comunicato stampa 20.02.2008).
? Stanford non è la sola università a prevedere misure sostanziali a favore degli studenti capaci e meritevoli: su questo tema ti segnalo l’articolo di Robert Tomsho, Stanford Joins Its Elite Peers In Boosting Aid (→ Wall Street Journal 21.02.2008). Ah già: cosa promettono di fare PD e PDL per quanto riguarda gli aiuti agli studenti capaci e meritevoli?
BTW: Stanford è un gran bel posto per studiare e fare ricerca. Lì trovi 18 premi Nobel e 25.000 alberi (→ About Stanford). Dai un’occhiata alle foto e ti renderai conto che un campus così noi ce lo sogniamo.
concordo che paragonare il DAMS alla Normale di Pisa sia quasi una bestemmia,dato che il DAMS è praticamente un centro sociale,dove si va per passare il tempo e “studacchiare” tra un caffè e una canna.
Le università italiane non hanno niente a che vedere con quelle americane,10 spanne più avanti di noi.
E la Normale e forse solo qualitativamente simile.
Mi sono incuriosita e ho voluto vedere cosa si fa nelle università italiane per gli studenti capaci e meritevoli; ecco alcuni risultati:
1) La facoltà di Economia di Rimini il 13 febbraio 2008 ha comunicato che saranno erogati
2) La facoltà di Scienze Politiche di Bologna il 12 febbraio 2008 comunica che
3) Le Università di Brescia e di Milano Bicocca prevedono un
Temo che questi “premi” non reggano il confronto con la Stanford University…
Per quanto riguarda invece eventuali facilitazioni (relativamente alle tasse) in base al reddito, non posso esprimere un parere positivo: come avevo già affermato in altri commenti, credo che la determinazione della fascia di reddito (fatta in base al calcolo dell’ISEE) sia idonea a rispecchiare la reale situazione di bisogno di uno studente; per esperienza personale posso affermare che basta poco per essere nelle fasce più alte di reddito e dunque per essere esclusi dai benefici.
E mi permetto di esprimere una critica alla nostra facoltà: non so esattamente quanti soldi siano stati spesi, ad esempio, per popolare i nostri laboratori di computer portatili che non possiamo usare e che funzionano anche male; se questi soldi li avessero spesi per premiare qualche studente meritevole sarebbe stato molto meglio.
Marco SB: che Stanford University e Milano Bicocca, IULM, Unicatt e DAMS siano equivalenti è un “wishful thinking” (pia illusione). Al quesito se “trasferirsi in capo al mondo sia davvero necessario per conseguire buoni risultati” hanno già dato risposta le migliaia di studenti e laureati italiani che studiano all’estero.