100 campus entro il 2010

così leggo nel programma elettorale del PD. I numeri (100 e 2010) sono belli tondi e fanno il seguito ai 1.000 euro al mese. Numeri da spot, facili da ricordare e da capire. Più complesso è far capire all’italiano medio il termine “campus“: penserà al campo. Per quanto mi ricordo i campus universitari negli USA hanno queste caratteristiche, visibili a chiunque e riscontrabili ovunque:

  • grandi superfici, con prati curati e belle piante
  • edifici (residence halls) dove gli studenti abitano
  • faculty club e foresteria (guesthouse) per i docenti e i visitatori
  • diversi (talvolta decine) edifici di vari tipi ed epoche
  • strade dove si gira solo in bicicletta o a piedi
  • impianti sportivi (piste di atletica, piscine, palestre, ecc.)
  • biblioteche affollate ma silenziose
  • tanti, tantissimi studenti in giro (tutti gli iscritti frequentano)
  • caffetterie ben diverse dalle nostre mense.

? Vuoi fare un giretto nei campus USA? Guarda un po’ tra i risultati di questa ricerca fatta con Google (così hai l’occasione per ripassare un po’ la sintassi di ricerca).

Ma dove diavolo ci sono posti così da noi? Eh sì che negli ultimi 10 anni qualcosa di nuovo è stato costruito: penso ad esempio all’università di Milano Bicocca. Grande e funzionale lo è di sicuro, definirla campus è un po’ dura. Ma quello che mi lascia perplesso è che si possano promettere 100 Bicocche nuove (magari con anche qualche prato e albero in più) in 30 mesi. Ma dove vive Veltroni? E sì che come ex sindaco di Roma dovrebbe avere qualche esperienza dei tempi della pubblica amministrazione.

Ah già: la promessa dei 100 campus è rivolta ai genitori dei futuri studenti universitari, magari anche a Capozzi Addolorata ( Vitadaprof) e al padre di Vandalo ( Milady de Winter). Non è vitale spiegare ad entrambi i genitori e a tutti i genitori d’Italia cos’è un campus? Se non lo sanno come fanno a votare?

E infine, qualcuno dello staff di Veltroni ha provato a stimare il costo di un campus di medie dimensioni (diciamo per 10.000 studenti) e a moltiplicarlo poi per 100?

? Ma perché il PD ha registrato il dominio http://www.partitodemocratico.it e NON anche http://www.pd.it e pd.it? Mah!

10 commenti

  1. La questione del sito lanciata dal prof. è emersa anche sul blog di Beppe Grillo, infatti il Partito Democratico si è appropriato del sito dell’Ulivo http://www.ulivo.it e in più ha comprato il dominio http://www.partitodemocratico.it ma entrambi gli indirizzi portano alla stessa home page! Praticamente due siti fotocopia: che spreco di risorse…
    C’è poi anche il sito Primarie del Pd
    Ma mi chiedo: non bastava un unico sito ben fatto??!!!

  2. Qui in Italia, qualcosina che vagamente assomiglia ad un’idea di campus è l’Area delle Scienze – Campus di Via Langhirano , ovvero una delle sedi universitarie a Parma…

    Purtroppo la mini mappa presente sul sito dell’università rende ben poco rispetto al virtual tour offerto ad esempio del Warburg College (per citare un risultato della ricerca effettuata dal professore a cui ho dato un occhio) e non ci permette nemmeno di avere molte informazioni sulle strutture presenti al suo interno…

  3. Pura propaganda. Proposte stupende se venissero attuate, ma in concreto non solo sono irrealizzabili, ma anche in contraddizione col terzo punto del programma. ;-)

    P.S.: per quanto riguarda il dominio pd.it, per qualche strano motivo i domini .it devono essere lunghi almeno tre lettere. I domini internazionali invece non hanno questa limitazione, ma i principali (.com .net .org .eu) sono già tutti occupati…

Lascia un commento