L’oggetto di un’e-mail è la prima cosa che guardo: si capisce al volo se chi ti scrive ha le idee chiare e è abituato a gestire informazioni in modo efficiente. L’oggetto della mail è infatti come il titolo di un documento: deve sintetizzare in modo chiaro e esaustivo il testo che segue. Alcuni inviano mail senza oggetto: si tratta in genere di simpatiche creature perse sulle nuvole, anime belle abituate a sprecare il proprio tempo senza preoccuparsi del tempo degli altri. La tendenza è buttarli subito nel cestino.
Ai miei studenti chiedo di indicare innanzitutto il corso che frequentano (NM per “Nuovi media”, DT per “Dati e testi on-line”, EM per “Editoria multimediale”) e quindi l’argomento con una/due keyword. Certo se uno dopo la sigla scrive “informazioni” o “richiesta di informazioni” capisco che non sa usare le e-mail. Ogni tanto arriva anche una mail con l’oggetto “NM > keyword keyword“: è la cartina di tornasole della presenza di un’/un idiota (o altro termine preferito per indicare chi legge senza capire).
Sforzati di definire delle keyword utili e chiare per le tue mail: se le crei con logica e attenzione saranno dei criteri di classificazione anche per i tuoi file (testi, immagini, ecc.).
Per saperne di più sulle mail e sul loro uso in azienda ti segnalo un quaderno di Mestiere di Scrivere di Luisa Carrada: L’email per lavorare e vivere meglio in azienda.
Errata corrige: ecco il link corretto
http://cobain86.wordpress.com/2008/08/26/pulizia-chiarezza-e-semplicita/
scusate
Marco