è il leit motiv che sentiamo spesso. Per vedere come stanno davvero le cose abbiamo bisogno innanzitutto di sapere quanti sono i reati e quanti i poliziotti.
Per cercare di vedere come stanno le cosa ho esplorato il sito del Ministero dell’Interno: lì ho trovato una fonte ufficiale per quanto riguarda i reati (→ Rapporto sulla criminalità in Italia 2006). Per i reati l’indicatore utilizzato rapporta il loro numero alla popolazione: “il tasso di rapine è una volta e mezza quello del 1991, due volte e mezzo quello del 1984, 18 volte quello del 1970” (cit. p. 20). La stessa fonte rileva questi indicatori sottostimino il fenomeno visto che molti reati non vengono denunciati (si parla del 50% delle rapine, e del 30% dei furti in appartamento)(cit. p. 24).
Il Rapporto (cit.) non dice però nulla sulla consistenza delle forze di polizia che in Italia comprendono, oltre alla Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza (e ancora: Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Locale). Dati relativi al 2003 sono reperibili sul sito dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia del Ministero dell’Interno (→ Compendio statistico degli eventi criminosi). Al 31 dicembre 2003 gli appartenenti alle forze di Polizia in Italia erano 274.000 (cit. “Prospetto riepilogativo nazionale“) così ripartiti in alcune regioni:
- Lombardia: 27.648 pari a 3 “operatori di polizia” ogni 1.000 abitanti
- Piemonte: 15.355 (3,6)
- Veneto: 14.412 (3,2)
- Emilia Romagna: 14.787 (3,7)
- Lazio: 49.847 (9,7)
- Campania: 23.893 (4,2)
- Puglia: 16.951 (4,2)
- Sicilia: 27.467 (5,5)
Secondo questi dati la presenza delle forze di polizia in Veneto e Lombardia era inferiore a quella registrata in altre regioni.
E la situazione oggi? Per saperlo scrivi una mail al Ministro dell’Interno o all’URP del Ministero (→ Ministero dell’Interno).
Per quanto riguarda i reati denunciati, i dati più recenti si riferiscono al 2005:
Istat, Delitti persone denunciati per i quali è iniziata l’azione penale: anno 2005, Istat, 24.01.2008,
→ http://www.istat.it/dati/dataset/20080124_00/, files pdf e xls.
Infine, per un quadro complessivo curato da un autorevole sociologo ti segnalo:
Barbagli Marzio (a cura di), Rapporto sulla criminalità in Italia, Bologna, Il Mulino, 2003. (→ scheda volume)
Molti reati non vengono denunciati per il fatto che le persone non hanno più fiducia italiana, visto anche i molto fatti di poca serietà che si sono verificati nell’ultimo periodo. Soprattutto nelle grandi città le persone si sentono sempre meno sicure e meno protette dalle forze dell’orine, che essendo sempre un numero in calo e i fondi a disposizione sono quelli che sono, non riescono a asvolgere al meglio il loro compito.
Non resta che cercare di capire come fare per difenderci da soli la dove ci è possibile, e ricordiamo che noi possiamo aver a disposizione degli strumenti anche i criminali li possono avere. Ecco tre siti che vendono materiale per la difesa e materiale utile per spiare, così che tutti possano sentirsi un agente segreto di Ponzi Investigazioni:
Spy fai da te > Azienda di Vicenza che propone diversi articoli per la difesa della persona e della propria casa. Chi di noi non ha in un cassetto un visore notturno o un mecrofono direzionale?
Spy Italy > Azienda di Udine che propone sistemi per la sorveglinza, il controspionaggio e la sicurezza. Da notare i vari sistemi di pedinamento e la sezione delle serratuire, che presenta vari tipi di chiavi con lo slogan: “Apparecchiature e attrezzi adatte ad aprire serrature ed estrarre chiavi rotte, per non rimanere più chiusi fuori casa”; o per entrare in quella di altri aggiungo io.
Spiare > Azienda di Roma che riceve solo previo appuntamento. Qui si possono trovare molti oggetti particolari, nella sezione Prodotti Crypto notiamo diverse apparecchaiture per criptare telefononi o linee telefoniche. Per i genitori o le fidanzate/i che sopspettano qualcosa è disponibile la Macchina della Verità Portatile. Si parla spesso anche delle intercettazioni in rete, nella sezione Key Katcher troviamo qualcosa di più, un sistema informatico da inserire tra il PC fisso e l’attacco della tastiera ed è in grado di registrare fino a 160 pagine di testo, tutto ciò che noi digitiamo. Cosa invece molto utile soprattutto per i giovani è L’etilometro portatile, utile a salvare la vita di tanti giovani, comprese molte patenti ritirate ogni fine settimana.
Dopo aver letto tutte queste cose, non vi sentite un po’ osservati?
Visto che si parla di criminalità, aggiungo una notizia riportata stamattina dall’ANSA.
Il 2007, tra le tante cose, sarà ricordato anche come l’anno d’oro del crimine informatico; secondo una ricerca delle BBC, gli hacker e i cracker si stanno sempre più specializzando nella creazione di virus e malaware con lo scopo di infiltrarsi nei sistemi informatici di aziende e banche per provocare danni ingenti. Queste persone si stanno anche coalizzando in associazioni a delinquere in formato web, che agiscono in svariati modi: clonando carte di credito, rubandone i codici, utilizzando una backdoor per accedere ai terminali privati per poi controllarli in remoto.
A peggiorare la situazione, si trovano in vendita dei tool-kit che permettono di produrre facilmente virus e che spiegano come utilizzarli; i prezzi sono anche piuttosto bassi, si aggirano sui 25 €, fino ad arrivare ai 500$. Alcuni nomi: Mpack, Shark 2, Nuclear, WebAttacker.
Ma è legale? Nelle confezioni c’è un disclaimer, che dice che il prodotto è distribuito per scopi educativi e che l’user deve prendersi tutte le responsabilità legate a un uso illecito.
Sicuramente i sistemi operativi moderni (su tutti, Windows (S)Vista) facilitano molto il lavoro di hacker e cracker, lasciando porte aperte e creando software pieni di bugs; neanche i Service Pack risolvono i problemi, anzi.. li aumentano!
Forse l’unico modo per aggirare i rischi del web è affidarsi all’Open Source: software realizzati da amatori e appassionati che non ne ricavano profitto e non ricaverebbero nessun vantaggio nemmeno attaccandolo con virus e malaware (spesso realizzati da loro stessi).
Il più famoso di questi Open Source è Linux.
Solo a titolo ironico, faccio riferimento ad un post pubblicato nel Bechis Blog (Franco Bechis – direttore di “Italia Oggi”)riguardante “La scorta di Napolitano”. Trovo interessanti soprattutto questi due stralci in riferimento al fatto che la scorta del Presidente della Repubblica è di ben 1085 uomini…
“Sul Colle, quindi, quei 1.085 militari sono più degli inquilini del palazzo: 1.020 oltre Napolitano. Per difendere i suoi 121 mila abitanti dai 4.412 delitti annui l’intera Valle d’Aosta deve accontentarsi di 919 fra poliziotti e carabinieri. La consistenza attuale dell’esercito personale del capo dello stato è circa tre volte superiore a quella che garantiva la sicurezza di Sua Maestà nell’Italia unificata”
“Mille uomini per una sola persona e mille persone per 5 poliziotti”
In Italia troppo spesso assistiamo a queste proporzioni alquanto strane, credo sia il caso di rifletterci sopra…