A Unimore come in molte altre università c’è una piattaforma (Dolly) per gestire i materiali didattici e mettere post. Purtroppo Dolly (un nome del piffero che ricorda la pecora transgenica di qualche anno fa) non è di libero accesso, non viene scandagliata dai motori e i suoi contenuti non sono linkabili. Perché una chiusura del genere? Perché non seguire l’esempio del MIT e del suo OpenCourseWare con cui i materiali didattici di migliaia di corsi sono aperti a chiunque? Come si fa a migliorare la didattica se contenuti e metodi sono visibili solo da chi è già iscritto? Tu compri mai qualcosa “a scatola chiusa“? E poi suvvia, Internet non è il regno dell’information democracy? Anni fa ho provato a convincere i gatekeepers di Dolly: non c’è stato nulla da fare. Dolly doveva restare all’interno del suo steccatino come una brava pecorella.
Per fortuna ho scoperto i blog: aperti a tutti e con contenuti linkabili liberamente sia all’interno del blog che all’esterno. In questo blog, come del resto in qualsiasi blog, i post sono raggruppati in categorie: se fai click su una categoria ottieni la sequenza dei post appartenenti a quella categoria. Una soluzione eccellente per creare testi virtuali che puoi tenere aggiornati. E’ per questo motivo che quest’anno (2009) ho deciso di pubblicare i sillabi dei miei corsi su questo blog (→ post Nel 2009 non sillabo ma sillablog)
Un’altra ottima caratteristica è la facilità con cui si possono gestire i commenti: WordPress invia una mail per ogni commento pervenuto in modo da decidere cosa farne (accettare, cancellare, ecc.)(→ caratteristiche di WordPress).
A questo punto ti lascio la parola: cosa pensi di questo strumento per la didattica in università? Si può usare per qualsiasi corso? Cosa suggerisci di fare per usarlo al meglio?
Durante le ricerche (per la tesi) sulla realtà dei blog universitari in Italia, ecco cosa ho scoperto:
Stefano Epifani, docente docente di Organizzazione e Gestione della Comunicazione Interattiva nella Laurea Specialistica in Comunicazione d’Impresa della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Roma La Sapienza (per cui ha già creato un blog, http://blogcattedra.blogspot.com ora passato a WordPress), insieme ad Antonio Sofi, consulente politico, blogger, esperto di giornalismo e nuovi media all’Università di Firenze (http://www.webgol.it), hanno fondato, BlogLab, “un laboratorio ideato dalla sinergia tra blogger e docenti universitari (anch’essi blogger per passione) che si propone di sviluppare un percorso di formazione rivolto agli studenti che prenderanno parte al progetto. Un percorso di formazione che vedrà in cattedra gli stessi blogger, che racconteranno la propria esperienza ed assisteranno gli studenti nel percorso di ideazione, realizzazione e gestione di un blog” (http://www.bloglab.it).
Un ottimo trampolino di lancio per l’uso dei blog nella didattica italiana.
Mi ha segnalato stamattina Federico, un articolo comparso su La Stampa online che tratta proprio della didattica e delle sue innovazioni grazie al Web 2.0.
Leggete qui >> Da Youtube ai Blog: La didattica nell’era del Web 2.0