Oggi per caso sono finito sul sito del Master di giornalismo dell’Università di Milano (→ sito web) ho fatto click su “studenti”: pensavo di trovare un sommario visuale di facce. E’ apparso un semplice e asettico elenco di nomi, ciascuno con il suo bravo linkino ad un filino pdf: FABRIZIA ARALLA, LIDIA BARATTA, ROBERTO BRAMBILLA, ELEONORA BRIANZOLI, GIORGIO CACCAMO, TOMMASO CANETTA, CRISTINA CARNELLI, FLAVIA CASELLA, GIULIANA DE VIVO, SILVIA FAVASULI, PAOLO FIORE, CINZIA FRANCESCHINI, STEFANO GLENZER, FRANCESCA GOBBO, LORENZO LAMPERTI, DAVIDE LESSI, ALVISE LOSI, GIANLUCA MAGGIACOMO, EDOARDO MALVENUTI, ELIA MILANI, ALESSANDRO OLIVA, GABRIELE PIERONI, PIETRO PRUNEDDU, SILVIA RAGUSA, FRANCESCO RICCARDI, STEFANO RIZZATO, ARCANGELO ROCIOLA, ELIANO ROSSI, FILIPPO SANTELLI.
Sono tutti qui, non non ho dimenticato nessuno, e sono tutti bravi. Il link che vedi porta ad una paginetta in A4 con una foto a colori di ciascuno (sorridente!) e una breve presentazione di poche decine di parole. Alcune sono belle, molto belle: da leggere! Forse sarebbe stato il caso di inserire per ciascuno anche l’indirizzo di e-mail e magari di Facebook ma può darsi che l’università non fosse d’accordo.
Ho pensato due cose.
- perché non hanno riunito tutte le presentazioni in un solo file cumulativo magari in formato A5? Non era più facile da gestire e soprattutto più interessante? [Tu naturalmente sai che con Acrobat riunire più file pdf in un file cumulativo è un gioco da ragazzi]
- perché non fanno qualcosa del genere in tutte le facoltà che si piccano di insegnare la Comunicazione?
Perché ti posso garantire, leggere le loro storie una pagina dopo l’altra è come leggere un romanzo: saltano fuori le persone ma anche i gruppi e soprattutto vedi l’immagine di un’Italia che tiene giovani di 26 anni dietro un banco invece che dietro una scrivania.