“I love to write. Really, I need to write” conclude così Maurice Decaul al termine del suo pezzo (→ Home Fires: Writing and Rewriting Iraq, New York Times blog) in cui racconta le origini della sua infatuazione per i Marine, l’esperienza in Iraq e il senso di vergogna che ha portato con sé al rientro. L’esito della vicenda fa riflettere: oggi Maurice studia a Columbia University (→ slideshow)
Cinque anni nell’esercito sono un tempo infinito ma “everything must pass” e i cambiamenti della vita possono essere davvero radicali: “change is progress” mi sussurra la vicenda di Maurice.