il titolo poteva anche essere “iPad di Apple è il futuro degli editori“. Eh sì perché con questo iPad (→ presentazione) si aprono scenari nuovi.
Vediamo gli aspetti di novità:
- l’oggetto è bello, molto più bello del Kindle di Amazon o del Nook di Barnes & Noble (→ post Nook o Kindle)
- lo schermo è a colori
- come per altri oggetti belli (iPod, iPhone, MacBook) anche iPad avrà successo
- successo vuol dire utenti e, nel caso dell’iPad, utenti significa lettori
- Apple con iTunes ha fatto una straordinaria esperienza di micro-payments che oggi può travasare nella vendita di libri (vendita a capitolo, o a pagina) e di periodici (vendita a numero o a articolo): sul sito sono registrati 125 milioni di clienti che possono acquistare con la modalità “one click“. Già, Steve Jobs ha annunciato l’avvio di iBookstore con i primi 5 editori (Penguin, Harper Collins, Simon Schuster, Macmillan e Hachette).
NB: per i punti 3 e 4 ci vorrà qualche mese, il punto 5 è un dato di fatto.
BTW: se la faccenda ti interessa e vuoi vedere la presentazione di Steve Jobs, puoi fare riferimento a questi due live blog:
- Brad Stone per New York Times
- Geoffrey Fowler e Yukari Ivatani Kane per Wall Street Journal
[l’evento inizia alle 19 ora italiana]
Infine, iPad permette di ascoltare musica, vedere film, filmati su YouTube, foto e, udite udite, anche la TV (quest’ultimo aspetto sarà, per me, un potente dissuasivo all’acquisto).
Last but not least, l’oggetto è costosino: il modello da 64 Gb con connessione 3G a pagamento, costa 829$ e altri 360 $ all’anno per l’abbonamento a 3G.

Non parlatemi di rivoluzione sennò mi viene l’orticaria, sarete mica i soliti maoisti del tempo che fu? Non mi piace niente l’idea di leggere i libri sullo schermo: i libri sono mica “I pacchi” o “L’isola dei famosi”, quelli sì che vanno visti su lo schermo! I libri a me mi piace ficcarli denter ul zaino come facevo ai campi addestramento del GUF: certo, all’epoca l’unico libro che leggevo era il libro matricola delle reclute con i numeri delle licenze e dei moschetti. A quel Cobain86 (ma se l’è cul nom lì?) ghe disi: i rumor mi li fo’ solo quand mang i fagioli. Che tradotto in italiano vuol dire “parla come mangi”, non fare il scienziato. A quell’altro dap (che mi ricorda il Giap del vietcong) ci dico: ma la maestra non ti ha insegnato il scrivere? Cosa sono: cmq, xkè, ke, bleah, hd, e compagnia bella? Mi sembra di leggere il diario della mia nipotina ma quella lì la cià dudes an (12 anni). In gamba e alegher!
Forse più che di fronte ad un prodotto che rivoluzionerà l’editoria, cosa d’altra parte già ampiamente in atto grazie ad internet, siamo di fronte all’inizio di una nuova era di concepire il portatile, che probabilmente ne aumenterà anche la diffusione.
Probabilmente la nuova dinamica di utilizzo mouseless, iniziata con l’iPhone, verrà digerita e condivisa da un sempre maggor numero di utenti e probabilmente a breve anche altri prodotturi di PC l’assimileranno.
Vedremo cosa ci riserva il futuro.
invece il post lo trovo interessante, soprattutto xkè in italia non si è vissuta la solita attesa e “ansia” per la presentazione di questo nuovo prodotto apple.
kissà xkè. bah.
cmq, ho visto la presentazione in streaming oggi (su cnn.com), ed ho capito che come tutte le novità apple, bisogna aspettare almeno la seconda o terza versione per iniziare a comprenderne i vantaggi.
jobs dice ke l’ipad è meglio di un iphone e di un portatile. sarà, però non posso usarlo nè per chiamare nè per giocare (la qualità grafica non è paragonabile a qlla di un normalissimo portatile di ultima generazione).
se lo si analizzasse come un e-reader invece, allora si che i complimenti si sprecherebbero: a colori, touchscreen, hd quality, 1Ghz di processore e tanta tanta memoria per musica, libri, video e foto. per navigare poi è il massimo.
il prezzo? io non lo trovo caro. la versione da 16giga costa appena 499 dollari (poco + di 350€). sempre meglio dei famosi minipc ke adesso sembrano andare di moda. bleah.