Lorenzo Tagliani reagisce d’istinto al post dedicato a Susan Boyle (→ post Prima o poi si accorgeranno di te) e scrive:
Purtroppo dal punto di vista musicale-televisivo in Italia c’è molta falsità ed ipocrisia, e soprattutto ci sono canoni non scritti che io ritengo assurdi: cosa vuol dire “non sei telegenico” o ” la tua canzone/voce non potrà mai funzionare”? Sulla base di quali elementi una persona può dirti questo?
Ha ragione. Sono sicuro che Susan ha vissuto sulla sua pelle quello che scrive Lorenzo. Direi anzi che la tendenza alla stroncatura esiste in qualsiasi campo della vita sociale. Certo, in molte occasioni il giudizio negativo di qualcuno/a si rivelerà azzeccato ma in tanti, tantissimi casi no e avrà solo fatto del male, inutilmente e stupidamente.
A questo punto della mia vita posso dare un consiglio a chi ha la fortuna di avere ancora un sacco di anni davanti a sé: sii forte e fai scivolare le stroncature come se fossero l’acqua della doccia. Se senti davvero quello che fai vai avanti: se hai stamina (→ Answers.com stamina) ce la farai. Così come, sono sicuro, ce la farà Nicola Fontanesi a correre la sua micidiale maratona nel deserto del Gobi (→ Flickr slideshow). E quando arriverai in fondo alla tua maratona superando l’ostacolo di tante, troppe stroncature ti sentirai dentro come se avessi corso il Mezzalama (→ Trofeo Mezzalama video).
http://magazine.libero.it/musica/generali/tutti-pazzi-per-susan-boyle-800mila-euro-porno-ne9731.phtml
Forse si sono accorti troppo di lei.
E, per tutti quelli che avevano sognato grazie alla sua voce, la favola è finita.
E’ incredibile come il concetto ‘business is business’ sia a volte così cinico.
Alberto M.