Nel 1400 il duca di Berry possedeva un fantastico libro di preghiere (Les belles heures) realizzato da qualche amanuense di grande sensibilità artistica. 600 anni più tardi questo codice miniato appartiene al Metropolitan Museum of Art di New York (→ sito web) che, dovendo procedere allo smembramento del volume per un intervento di restauro, ha colto l’occasione per organizzare al Getty Museum di Los Angeles (→ sito web) un’esposizione di 80 delle 172 pagine miniate. Se fossi in California non mi lascerei scappare l’occasione. Ma anche stando qui a 1.700 metri sotto la neve posso frugalmente avere un’idea di questo capolavoro guardando 9 pagine. E vedere un video che spiega la struttura dei codici manoscritti poi ripresa nei libri stampati che usiamo oggi. Niente da dire: i soldi spesi bene lasciano una traccia duratura nel tempo.
BTW: per i casi della vita, il post su questo capolavoro è subito dopo quello in cui accenno a due testi (Annual Report e comunicato stampa) pubblicati da Microsoft e che è eufemistico definire bruttini. La distanza tra il duca di Berry e Steve Ballmer (CEO di Microsoft) appare incolmabile.