è una vecchia storia: nel 2006 (corso di Editoria multimediale) usavo l’Annual Report di Microsoft come file di lavoro su cui gli studenti potevano applicare le funzionalità di Word che Microsoft non aveva usato (→ post My Thesis: Pietro Santachiara e Eleonora Delfrate) e continua a non usare (→ cfr. il file Annual Report 2008).
L’altro giorno, leggendo la notizia dei risultati deludenti della multinazionale di Seattle e dei 1.800 licenziamenti in tronco, sono andato a prendere il comunicato ufficiale della società (→ pagina web): toh, guarda, mi sono detto, il comunicato è scaricabile anche in formato Word (→ file 219Kb). Detto fatto: ho scaricato il file, l’ho aperto con Word e l’ho chiuso dopo pochi minuti. A Seattle non cambiano le loro brutte abitudini: continuano a produrre software sempre più complicati che usano al 5% delle loro potenzialità.
Niente di nuovo. Già, ma il problema è che forse un numero crescente di utenti/clienti si sta rendendo conto che il costo del passaggio a nuove versioni (di Word, Windows, Excel, ecc.) non è giustificato da incrementi di produttività. Ha senso spendere soldi nell’acquisto di nuove versioni di Word, dedicare tempo alla formazione/autoformazione se la stessa società che lo produce lo usa così male? Per realizzare documenti così non andava bene anche Word 2000 o addirittura Word 97?
Per me Word è utile per fare lettere, stampare indirizzi, foto (ma se sono molto importanti uso Photoshop che ha una gestione del colore integrata, permette di restituire risultati veritieri anche su carta) e poco altro…
La nuova gestione a nastro Ribbon (come specificato nella presentazione fatta a lezione) dovrebbe essere foolproof ma non so quanto convenga in termini di upgrade. Ottimo il salvataggio nel nuovo formato *.ext+x che permette una maggiore compressione e file più piccoli.
Per il resto credo che il 2003 abbia molto da dare, specialmente ad utenti come me che utilizzano Word occasionalmente.
Marco