in Italia? No, negli USA! Ma come è possibile visto che lì si legge molto di più che da noi? Secondo quanto racconta l’articolo Bargain Hunting for Books, and Feeling Sheepish About It (New York Times 27.12.2008) la causa è il continuo riciclo di libri usati reso possibile da Internet. In effetti, qualcosa di simile sta avvenendo anche da noi: a Reggio Emilia in facoltà vedo sulle bacheche decine di annunci di studenti che propongono libri di seconda mano. Una gran parte di questi libri sono in realtà fotocopie comprate da compiacenti copisterie e rimesse sul mercato non appena superato l’esame.
Mi viene da chiedermi cosa staranno facendo gli editori specializzati nei testi per l’università. Per taluni di loro che ho avuto modo di conoscere era già prassi chiedere all’autore un contributo di stampa per coprire le spese di far diventare libro un pregevole manoscritto. Un tot di fondi di ricerca finivano così per finanziare la pubblicazione di volumi che non avrebbero avuto la possibilità di sopravvivere sul mercato. L’editore era contento, l’autore pure visto che in questo modo acquisiva un ennesimo titolo per i concorsi universitari.
A parte i testi universitari che in molti casi vengono comprati e letti sotto la pistola puntata di un esame, l’articolo che ti ho segnalato mi fa pensare che forse stiamo diventando meno feticisti nei confronti dei libri. A differenza di quanto mi capitava 20 o 30 anni fa adesso non mi interessa più possedere un libro dopo averlo letto. Per pigrizia non mi metto a venderlo on-line ma mi capita spesso, molto spesso, di prestarlo ad altri. Anzi, più un libro mi è piaciuto e più probabile è che lo presti anche se so che in tanti casi non lo vedrò più. E’ un bene o un male? Io sono convinto che questo incessante va e vieni di libri sia un bene, un grandissimo bene. Non ne sei convinto? Guarda un po’ i libri che hai e pensa se non sia meglio buttare via (o vendere) tutti quelli che non ti dicono più nulla e che quindi sai di non rileggere mai più. Guarda poi i libri che ti hanno veramente detto qualcosa: non pensi che sarà un ultimo grande piacere darli a qualcuno che, ne sei certo, li apprezzerà come li hai apprezzati tu?
Ho sentito spesso al tg che quest’anno è stato un anno di boom per i libri, infatti moltissime persone hanno regalato un libro per Natale: spesa contenuta e scopo culturale / intellettuale che non passa inosservato.. Infatti quando mi sono recata in libreria poco prima delle feste, non si riusciva a muoversi dal caos di clienti che giravano e compravano!
Diciamo che i libri che vanno per la maggiore sono soprattutto quelli di narrativa (e in gran parte quelli da cui sono derivati film di successo), perchè i libri tipo quelli universitari sono per il 90% fotocopiati o presi in biblioteca (sono considerati come un dovere e vengono abbandonati subito dopo l’esame quindi si percepisce come un costo inutile) e quelli tipo guide e manuali sono stati un po’ sostituiti grazie a Internet…
Io compro pochissimi libri, perchè li leggo una volta e basta (non amo rileggere storie già conosciute) quindi preferisco evitare il costo e prenderli in biblioteca a costo zero, anche se ammetto che, spesso, un mese di tempo è poco per la lettura, soprattutto da quando lavoro!! I pochi libri che ho comprato li custodisco gelosamente perchè erano libri che tenevo ad avere in casa… diciamo che sono più generosa nel dispensare consigli di lettura, piuttosto che libri veri e propri….
Credo che libri, cd e dvd dovrebbero in ogni caso costare di meno, forse allora più gente li comprerebbe per sè (al di là dei regali).
I libri non hanno sempre prezzi abbordabili, quelli di narrativa girano intorno ai 20€, mentre quelli più specialistici salgono di prezzo, quindi cosa c’è di meglio che scambiarli con i propri amici o conoscenti. Tenere un libro sullo scaffale, a meno che non sia di consultazione, non serve a molto.
Se si pensa alle guide che ogni anno escono soprattutto su ristoranti e informatica, tenuti per 2 anni nella libreria e tempo di gettarli, perché ormai sono diventati obsoleti e non servono più. Quindi, giusto farli circolare per aumentare la conoscenza collettiva.
Ho cercato su Google attraverso una ricerca molto generale “libri usati”, mi sono apparsi ben 615.000 risultati e nelle prime posizioni, tre siti che si occupano di comprare e vendere libri usati:
– Compro vendo libri
– Testi usati
– Libri usati
Per Natale ho regalato molto un libro di Fabio Volo “Un posto nel mondo”: l’ho letto tutto d’un fiato e, grazie alla collana bestsellers, ho potuto donarlo ai miei amici al posto della solita cavolata.
Le copisterie sono compiacenti in quanto hanno un’attività senza sosta. Avere una copisteria a Reggio è addirittura meglio di un bagno a Rimini: hai meno concorrenza e clienti assicurati.
Ultimamente sui libri mettono anche dei bollini siae pro-forma, che in caso di controllo non so quanto possano servire realmente…
I libri si riciclano perchè spesso molti testi d’esami sono spade di Damocle al cuore, mattoni interminabili.
Si va leggermente meglio con testi di psicologia (ma ci sono 3 esami in 3 anni) ma è inevitabile che molti favoriscano il riciclo, in modo da poter acquistare altri testi.
Credo (per concludere) che i libri vadano regalati col cuore e in base al momento: solo così diventeranno importanti per la vita di quella persona.
Marco