Ricevo e-mail da indirizzi bizzarri: cicci, pippo, e compagnia bella. Idem per i commenti: si firmano con nomini e nicknames demenziali. Fin che mandano una mail o un commento a questo blog passi, mi rendono solo difficile capire se nella risposta devo usare il genere maschile o femminile ma essendo all’asilo mariuccia (i.e. università) va benissimo così. Ma quando manderanno il proprio CV a un’azienda faranno un’impressione davvero naif come quelli che nella firma mettono davanti il cognome e dietro il nome stile Fantozzi Pierugo.
Davvero non riesco a capire perché la gente, specie i giovani (categoria che ormai arriva fin dopo i 50 anni) non riescano ad usare il proprio nome e cognome. Ma te lo vedi Massimo d’Alema che scrive una mail firmandosi “Icarus” (dal nome della sua barca) o Silvio Berlusconi che manda un commento ad un blog usando come avatar il simbolo di una valuta ($ o € o £) e come nome “Soldo“? Boh.
Soprassedendo sugli ossimori di Ste (chiaramente OT) la rintracciabilità dell’IP dovrebbe essere un affare della polizia postale ma, visto che in giro ci sono hacker che hanno penetrato vari sistemi intoccabili, non è escluso che qualcuno riesca a farlo anche nel privato.
Un commentatore anonimo del mio blog si è sempre firmato con la mail di un’organizzazione: mi è bastato incollare il nick in Google e ho scoperto chi era in 5 secondi ;-).
Una buona lezione su come rimanere anonimi: scegliere nick di fantasia ;-) .
Marco
Artista e Cobain nella stessa frase è un ossimoro….
ma comunque tornando a noi, per quanto riguarda la questione IP mi sfugge quanto sia legale cercare di rintracciare o identificare una persona tramite esso (penso sia questione di polizia postale, ma invito chiunque a smentirmi perchè non sono informato a sufficienza, ho solo forti dubbi). L’indirizzo e-mail, beh, la vedo come una sorta di biglietto da visita, o vestito, diciamo. Chiaramente averne più di uno non è un cattiva idea, soprattutto per quanto riguarda i compiti specifici a cui un indirizzo mail può servire.
Secondo me il nick è una sorta di identità per la rete. Se poi farla coincide col nome e cognome è una scelta dell’utente. Poi il fatto dell’ignoto “dietro” il nick è fattore che “incuriosisce” nella rete a mio avviso.
Anche l’anonimato fornito dal nick è utile. Se dovesse scrivere un commento “$PersonaggioFamoso” penso che in molti risponderebbero magari in modo non onesto. Se invece “$PersonaggioFamoso” si camuffa in “$PersonaggioAnonimo” la reazione sarebbe diversa a mio avviso.