Ricevo e-mail da indirizzi bizzarri: cicci, pippo, e compagnia bella. Idem per i commenti: si firmano con nomini e nicknames demenziali. Fin che mandano una mail o un commento a questo blog passi, mi rendono solo difficile capire se nella risposta devo usare il genere maschile o femminile ma essendo all’asilo mariuccia (i.e. università) va benissimo così. Ma quando manderanno il proprio CV a un’azienda faranno un’impressione davvero naif come quelli che nella firma mettono davanti il cognome e dietro il nome stile Fantozzi Pierugo.
Davvero non riesco a capire perché la gente, specie i giovani (categoria che ormai arriva fin dopo i 50 anni) non riescano ad usare il proprio nome e cognome. Ma te lo vedi Massimo d’Alema che scrive una mail firmandosi “Icarus” (dal nome della sua barca) o Silvio Berlusconi che manda un commento ad un blog usando come avatar il simbolo di una valuta ($ o € o £) e come nome “Soldo“? Boh.
Io ho due e mail( purtroppo quella seria è alla fantozzi ma scritta al contrario era già occupata da un omonimo) perchè voglio tenere diviso il lavoro-studio dai divertimenti, e come nickname( per il poker) uso un diminutivo del mio nome. Mi trovo quindi d’accordo con Cordef .
Anche se trovo in questo una controindicazione:
visto che la maggior parte dei cacciatori di teste delle risorse umane ti googla prima di una intervista, può spiacevolmente capitare che, pur essendo tu attento a quello che pubblichi su te stesso, qualcuno tagghi una tua foto infelice su un social network e lo stesso social network che speravi venisse googlato per dare più informazioni positive su di tè ti si ritorga contro.
Io credo che taggare le foto di qualcuno a sua insaputa, foto di cui magari ignori l’esistenza sia una grossa violazione della privacy(certo è vero puoi rimuovere il tag ma magari è troppo tardi).
P.S. Scusate,e senza offesa, passi per i nomi di artisti ma secondo me la data di nascita fà molto scritte sui diari alle medie(che rimanevano fortunatamente privati).
Il mio pensiero si avvicina molto a quello di Innovatel. Un nick è una sorta d’identità della rete, che poi sia il vero nome o uno di fantasia poca importa.
Ovvio che poi sta all’intelligenza della persona utilizzare il proprio nome e cognome quando scrive a un’azienda, a un professore o a un ente e così via.
In un forum, ad esempio, è più facile utilizzare un nickname, perchè permette di esprimersi con maggior falicità e risulta più amichevole.
Per quanto mi riguarda a me non piace usare in certi contesti nome e cognome, mi sembra poco appropriato e a volte troppo formale. Se metto solo il nome, beh di Silvia ce ne sono tante quindi mi toccherebbe ugualmente aggiungere qualche numero o lettera. Per la rete uso il mio soprannome, va da sè che se mando cv non mi firmo certo con un nick!