Con Songza cerchi qualsiasi brano musicale, lo ascolti dall’inizio alla fine e se vuoi lo aggiungi alla tua playlist. Per ascoltarlo devi però essere collegato visto che Songza non ti lascia scaricare i file audio.
Certo, Itunes è molto, molto più ricco di funzionalità ma se non paghi ti lascia ascoltare solo 30″ e non l’intero brano.
Cordef 
Ne esistono tanti di servizio come quello descritto:
http://www.playlist.com -> Previa registrazione (basta l’indirizzo mail) permette di creare le proprie playlist e di ascoltare la musica che si vuole e se uno vuole forniscono il codice html per inserirla nel proprio sito o blog.
http://www.deezer.com -> Qui la musica è possibile ascoltarla anche senza registrazione ma consigliano di farla per creare playlist e inserirla nel proprio sito o blog.
Anche io, come Marco, se devo ascoltare una canzone preferisco usare Youtube per poter vedere anche il video o comunque un qualcosa di filmato…
Ho provato a usare Songza e devo dire che non è affatto male, ho trovato anche canzoni non di massa o di generi di nicchia (es. viking metal) e gruppi semi-sconosciuti ai più … molto interessante!
So che magari la notizia sconvolgerà i creatori di Songza ma esistono programmi gratuiti (vedi Audacity) che ti permettono di registrare un flusso audio qualsiasi del computer. Quindi anche da un sito come Songza.
L’idea è decisamente bella, originale anche se ormai, quando devo sentire un brano, vado direttamente su YouTube: guardo il video (ufficiale/ufficioso) e mi ascolto la canzone gratuitamente.
Molti amanti della musica però storceranno il naso: diranno “io la musica voglio portamela in giro”. Navigando con zio Google ho trovato Downlovers ( http://www.downlovers.it ): una realtà tutta italiana che ti lascia scaricare liberamente la musica indie/emergente e tramite DRM le altre canzoni.
Con il DRM devi connetterti online la prima volta che ascolti per scaricare la licenza, tutto qui. Puoi scaricare non solo una canzone ma anche l’album intero senza cacciare un euro; i soldi anzichè tirarli fuori tu li pagano gli sponsor del sito. Mica male davvero.
Marco