era il messaggio elettorale di alcuni partiti un po’ di anni fa. Ma allora c’erano il comunismo e l’Unione Sovietica: a molti veniva l’orticaria solo a pensarci. Adesso lo stesso messaggio ha un suono ben differente: Russi = soldi. Eh sì perché in Russia ci sono oggi milioni di persone con soldi da spendere e libere, finalmente, di viaggiare dove vogliono. Sull’argomento segnalo Free and Flush, Russians Eager to Roam Abroad (The New York Times 15.06.2008). Secondo dati riportati nell’articolo, nel 2006 7,1 milioni di russi si sono recati all’estero per turismo: nel 1995 erano 2,6 milioni…
Una vera e propria manna per tutta l’Italia vista l’importanza del turismo. Ma quanti turisti russi vengono da noi? Ho cercato un po’ in giro e ho trovato un documento del Ministero degli Affari Esteri (MAE) realizzato in collaborazione con l’ENIT:
“Nel 2006, la destinazione Italia e` salita al quarto posto nelle preferenze dei turisti Russi dopo Turchia, Cina e Egitto, con il 8,3% delle preferenze. […] Nel 2006 gli esercizi ricettivi italiani hanno registrato circa 670.000 arrivi di turisti russi, per un totale di presenze pari a 2.500.000 (circa) ed una permanenza media di 4,7 giorni.” (Ministero degli Affari Esteri, Russia, file pdf scaricato il 15.06.2008, p. 3)
Sempre nel 2006 le presenze di turisti provenienti dagli USA sarebbero state pari a 4,5 milioni (Ministero degli Affari Esteri, USA, file pdf scaricato il 15.06.2008, p. 3). Chissà cosa succederà quest’anno stante la minore propensione dei cittadini USA a recarsi all’estero. Speriamo che la propensione a spendere dei russi possa compensare la tardiva propensione al risparmio degli americani…
? Ah già: i due documenti pdf citati li ho trovati facendo una banale ricerca con un motore. Poi, visto, che riportavano anche il logo dell’ENIT sono andato sul sito di ENIT: lì, a differenza che nel sito del MAE, c’è una pagina da cui si può accedere, previa registrazione e login, ai rapporti per questi e altri paesi. Domanda, ma perché richiedere login e password quando i file sono liberamente scaricabili dal sito di MAE? E ancora, se stai pensando alla tesina per la prova finale (→ Tesi di laurea) perché non utilizzare i rapporti MAE-ENIT per un quadro di sintesi dei principali flussi turistici verso l’Italia? Vista la piattezza grafica e comunicativa dei rapporti MAE-ENIT avrai spazio per mettere alla prova le tue capacità.
Secondo me non è un problema di nazionalità quanto di liquidità: i soldi conferiscono automaticamente (a qualunque persona e a qualunque latitudine) la certezza della simpatia, del potere e dell’esser servito subito perchè, come dicevano in un vecchio film, “io pago”.
Dopo aver riso per anni con le caricature di Boldi & De Sica su milanesi e romani ci siamo resi conto che, effettivamente, alcuni di noi all’estero sono un po’ cafoni (ma i più generosi: secondo una recente indagine presentata dal TG2 siamo quelli che lasciano le mance più abbondanti).
Parlando con una mia amica farmacista che, di recente, ha visitato la fredda Russia mi sono stupito: posto in pieno Dap e il suo controllo totalitario, anche lei era sotto stretta sorveglianza e la libera iniziativa (aspetta che oggi visito il Cremlino anziché seguir il gruppo) non è molto ben accetta.
Si è trovata comunque molto bene emozionandosi parecchio (ha visitato il museo dell’Ermitage – http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_dell'Ermitage_di_San_Pietroburgo – ) però c’è ancora precchia chiusura, esattamente la stessa che si ravvisava guardando il film “Il compagno Don Camillo”.
Notare che il film è del 1965.
Marco
non è vero che gli italiani sono i più insopportabili al mondo,classici steorotipi…ma qui si aprirebbe un dibattito non inerente al post..