Cosa fanno i laureati del 2005

Il consorzio Almalaurea ha pubblicato i dati dell’indagine svolta nel 2006 sui laureati del 2005 (laurea triennale). Tra le l’università coinvolte c’è anche Unimore: forse ti può interessare vedere i dati relativi al nostro ateneo per sapere quanti lavorano, quanto guadagnano, quanti si sono iscritti alla specialistica, quanti utilizzano le competenze acquisite all’università.

Un’altra indagine è stata effettuata nel 2007 sui laureati del 2006 (lauree triennali, specialistiche e vecchio ordinamento): puoi vedere i risultati nazionali in formato html o scaricare il file pdf (e apprezzare così il formato pdf rispetto all’html). Se ti interessano i dati per un singolo ateneo li trovi in un volume pdf (274 pagine).

? Cosa c’è di interessante per uno studente/laureando di Comunicazione? Lascio a te l’incombenza di esplorare i dati e scrivere un micro-articolo che presenti uno-due aspetti che ritieni degni di nota. Se vuoi imparare a scrivere è un’occasione.

7 commenti

  1. Mi trovo d’accordo con Luca solo in parte. E’ vero, l’Università -e a maggior ragione facoltà come la nostra- deve cambiare, deve diventare un reale ponte che permetta di accedere al mondo del lavoro e offrirne gli strumenti per farlo. Ovviamente perchè avvenga tutto questo serve proporre una nuovo modo di fare didattica, proporre corsi e laboratori che abbiamo un reale terreno di prova futuro. Qualcosa fortunatamente sta cambiando, questo Blog ne è un esempio.
    L’unica cosa che mi sento di obiettare è sull’utilità di corsi quali Sociologia. Giunto al 3° anno ho affrontato 4 corsi inerenti all’ambito sociologico e devo ammettere, onestamente, che mi sono davvero serviti: se ragiono su certi problemi, se mi pongo certe domande e se cerco di avere sempre uno sguardo critico riguardo a ciò che mi accade intorno è anche grazie alla sociologia.
    Non sono i contenuti ad essere sbagliati ma il modo d’affrontarli. Sono convinto che si debba trovare un punto d’equilibrio tra la teoria e la pratica e che l’Università debba comunque mantenere (anche in minima parte) un’identità puramente teorica, continuare a porsi domande e cercando di trovare delle risposte.
    Non vedo come non si possa insegnare Sociologia attraverso i new media o attraverso esempi concreti.

  2. Post interessante peccato che non siano stati pubblicati anche i redditi medi dei neo laureati..secondo statische “fresche” dell’Istat i neo laureati guadagno poco meno di 1600 euro in più all’anno rispetto ai diplomati…penso che sia abbastanza indicativo come dato..

  3. Bellissimo e utile questo post, ho voluto dare un occhiata alle informazioni che riguardano il mio corso, cioè Scienze della Comunicazione e ci sono che mi fanno pensare sono queste:
    -il numero dei disoccupati, mi sembra basso, solo il 5 % dei laureati è disoccupato (intendo persone che non lavorano e che cercano);
    -gli insegnamenti dell’università, mi sembra che molti studenti intervistati affermino che l’università non abbia dato gli insegnamenti per il lavoro che si andrà a fare;
    Sono due cose che mi fanno riflettere, la prima mi fa rimanere ottimista anche se penso che con questa laurea si abbia poco in mano, nel futuro servirà la creatività e la capacità informatica.
    La seconda invece, non voglio rilasciare commenti, penso che il piano degli studi vada completamente modificato, io vorrei più materie informatiche come Nuovi Media, più materie come Inglese, insomma, materie che sono utili, non Sociologia!

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