nel nostro simpatico paese un viceministro in caduta libera può decidere di pubblicare su internet i redditi di tutti i contribuenti italiani mentre è considerata violazione della privacy pubblicare i voti e i nomi degli studenti di un corso universitario.
Su questa ennesima pochade all’italiana:
Il TG.COM può esser fazioso, non sto dicendo il contrario, ho solamente riportato una notizia.
Ognuno la legge come gli pare; secondo me con i soldi che ha fa bene a goderseli, il problema è che molti hanno aspettative sbagliate.
Marco
volevo PRECISARE ke grillo non ha mai detto di essere povero, e non c’era bisogno della pubblicazione dei redditi per immaginare quanto possa guadagnarci con gli spettacoli SEMPRE “SOLD OUT” ke fa. purtroppo in italia se uno è ricco è costretto ad andare in giro col mercedes..sennò è un bugiardo che cerca di nascondere le proprie rikkezze..
e poi non c’è stata nessuna rivolta dei grillini. semplicemente qualcuno sul suo blog gli si è scagliato contro, senza capire i motivi ke hanno spinto grillo ha denunciare qst’oscenità di visco; bisognerebbe RICORDARSI KE ki scrive sul suo blog non sempre è un suo sostenitore, visto che kiunque può lasciare un commento senza bisogno di login o C-E-N-S-U-R-E varie…
ma ascoltando i tg e leggendo i giornali corrotti, è facile capire tutto al contrario.
Vorrei riportare un caso successo a Scienze della Comunicazione due anni fa.
Un docente ebbe la geniale idea di pubblicare sul portale nella sezione NEWS (quindi accessibile da tutti anche senza loggarsi) i voti dell’esame con numero di matricola, nome e cognome.
Mi ricordo la bagarre, un vero e proprio putiferio come violazione della privacy e via dicendo.
Ma, alla fine, riflettiamo sulla vicenda: se sei andato bene gli altri possono invidiarti, se anche non l’avessi passato cosa possono dirti? Ridere? Chissà quanti esami non hanno passato loro!
La rabbia c’è stata per il numero di matricola reso pubblico: ma attenzione, non è il codice di una carta di credito, è solo un numero, senza password non vale nulla.
Secondo me non ci si dovrebbe vergognare della propria carriera scolastica, basta un po’ di maturità per capire che, nel bene o nel male, è uguale a tante altre, con voti da applausi e con insuccessi.
L’amico ti consolerà e chi ti trova antipatico ti deriderà: ma se i voti sono veramente pubblici la cosa gli si ritorcerà contro (quando gli capiterà) e capirà cosa vuol dire.
Marco