Tesi copiate

e esami venduti all’università di Bari ( Google News): una vicenda squallida che vorrei si concludesse rapidamente con condanne penali e risarcimenti all’università (sempre che l’ateneo si costituisca parte civile). Nell’attesa che ciò avvenga, cosa fare per evitare che le tesi vengano copiate? Ho in mente quattro misure:

  • leggere le tesi ça va sans dire: se il relatore e il controrelatore leggono una tesi è impossibile che non si accorgano delle copiature ( post Tanto il prof non legge)
  • mettere on-line tutte le tesi e tesi(ne): le tesi a Bari venivano copiate passando a scanner tesi già presentate. Se queste tesi fossero state disponibili on-line sarebbe stato semplice riscontrare il plagio. Quando ho il sospetto di un plagio, cerco una frase con un motore e voilà!
  • espulsione dall’università (ovviamente senza laurea) per gli studenti scoperti
  • 1.000 € di multa (come minimo) al docente relatore che non abbia scoperto il plagio.

2 commenti

  1. Siamo alle solite.
    Nulla di nuovo.
    Stile Italiano.
    Questa notizia avrà già fatto il giro del mondo e, nuovamente, non avrà scandalizzato nessuno in quanto proviene dal nostro stivale..

    Purtroppo per molti docenti non esistono nemmeno le possibilità per poter scovare questi hacker dell informatica.. che questo sia dovuto all’arretratezza delle piattaforme sulle quali lavorano, o dalla mancanza di competenza informatica sufficiente a svolgere un lavoro di un determinato tipo, o dalla mancanza di un qualcuno che li aggiorni su come potersi muovere quando sentono puzza di m**** mentre leggono una tesi(na), o che ne so, dalla mancata voglia di apprendere un nuovo modo di lavorare (che nel 2008 dovrebbe essere la base per poter essere competitivi rispetto al resto del mondo)…..
    questo io non lo so… lo penso solo!
    ma aimè..sono quasi ceto che..E’ COSI’!!

    Noi italiani lavoriamo sempre al risparmio. “fin che la barca va lasciala andare” è il nostro motto.

    yeeeeeeeeeeeessssss!!!!!!

  2. 1.000 € di multa (come minimo) al docente relatore che non abbia scoperto il plagio

    D’accordo sul resto, ma questo ultimo pezzettino mi pare un po’ esagerato (a meno di non aver interpretato male): può succedere, magari per un docente relatore con tanti laureandi, che per quanto legga e controlli gli possa sfuggire qualcosa ogni tanto, con tutta la buona fede e la buona volontà, soprattutto se la tesi/tesina non dovesse essere stata plagiata interamente ma solo in parte oppure plagiata interamente MA non da una tesi di cui il docente in questione si fosse trovato ad esserne il relatore.

    Certo, se invece venissero a mancare i prerequisiti di buona fede (come sembra essere successo nel caso di Bari) mi troverei d’accordo con tale provvedimento a carico del docente, e forse ne proporrei anche di più gravi.

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