Un lento genocidio

è il titolo di un servizio di Jan Grarup (A Genocide in Slow Motion, New York Times, 15.02.2008). Parla del disastro in corso in Chad e Darfur. La voce di Grarup accompagna una sequenza di sue foto in bianco e nero alternate a mappe che ti fanno seguire il suo percorso di fotoreporter. Da vedere, a full screen, per capire e sentire cos’è il fotogiornalismo.

? Vuoi saperne di più sul fotogiornalismo? Ti segnalo il sito della NPPA (National Press Photographers Association): in particolare la pagina dedicata agli studenti. Altre risorse sul tema, a parte l’ovvio Poynter Institute? Invia un commento!

4 commenti

  1. Credo che, parlando di fotoreporter, non si possa non citare Steve McCurry (noto per i suoi reportage per il National Geographic e per aver immortalato una bambina afghana in un campo profughi negli anni Ottanta e poi vent’anni dopo) che l’anno scorso ha esposto i suoi lavori a Modena alla galleria ModenArte.

    Il suo sito
    http://www.stevemccurry.com/

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