per una cifra che potrebbe raggiungere 1,5 miliardi $ (→ New York Times 21.01.2008). Ti sembra una cifra alta? Prima di tutto dovresti conoscere il sito. E poi, forse, dovresti sapere qual’è il fatturato (→ Investors Overview). Certo il vero e proprio crollo dei mercati asiatici e europei di lunedì 21 gennaio non fa un bel servizio a chi vuole vendere… E meno che mai Getty Images ha tratto vantaggio dall’esplosione delle foto digitali e di User Created Content (→ post UCC e giovani) su Internet…
Detto ciò, Getty Images è un sito da conoscere: sapevi, ad esempio, che pagando 40 $ puoi usare (su 2.000 copie di un tuo CD o sul tuo sito web per 12 mesi) un brano musicale di un artista indipendente?
Recentemente è stato aperto un nuovo sito italiano che consente il download legale di musica gratuitamente: http://www.downlovers.it
Alternativo (anche se non sostitutivo) di iTunes, permette un download legale automantenendosi con la pubblicità; le canzoni non sono recentissime ma l’archivio è in continuo aggiornamento e sviluppo, potrebbe raggiungere grandi dimensioni.
Per l’artista indipendente sinceramente non spenderei 40 dollari per masterizzarlo su 2.000 cd musicali o per metterlo sul mio sito; preferisco linkare a youtube (http://it.youtube.com) dove, oltre alla musica, c’è anche il video ed è tutto gratuito senza dover pagare copyright a nessuno.
Buon proseguimento a tutti
Marco
Indiscrezioni a proposito di vendite illustri:
Google potrebbe acquistare il New York Times
è il titolo del post apparso sul blog Motoricerca che cita come fonte un articolo di John Ellis apparso su Real Clear Markets.
Visto che si parla anche di musica digitale, vorrei segnalare il mio post di oggi, ma in particolare il documento pdf di cui parlo: Digital Music Report 2007 della IFPI, un report particolarmente curato dal punto di vista grafico e dei contenuti. Secondo me molto interessante sia come argomento che come impostazione.
Non conoscevo questa funzionalità di Getty Images, ma forse la musica all’interno di un sito web lo rende troppo pesante da caricare, soprattutto per chi non ha una connessione potente. Io tenderei ad evitarla, tranne in MySpace che ha come caratteristica saliente proprio la possibilità di “farsi pubblicità” soprattutto per i piccoli gruppi locali.