Business Week dedica un lungo articolo alle difficoltà del San José Mercury News: un quotidiano noto anche da noi per aver aperto uno dei primi siti web all’inizio degli anni ’90 ma poi, come altri, incapace di sfruttare al meglio le potenzialità del web. Al punto che oggi nella Silicon Valley oggi il giornale è noto come “Techtanic”…
L’articolo di BW è utile anche per riflettere più in generale sulle difficoltà dei quotidiani che, negli USA come altrove, perdono lettori e pubblicità: le copie giornaliere vendute (paid circulation) di quotidiani sono passate dal record storico di 63,3 milioni nel 1984 a 52,3 milioni nel 2006 (NAA), ovvero da 0,3 copie nel 1970 a 0,19 per abitante nel 2005 (US Census). Vuoi saperne di più, ad esempio vedere se è vero che i giovani leggono i quotidiani sempre meno? Vai su Poynter o direttamente su NAA (Newspaper Association of America).
Riguardo alla mia personale esperienza, devo ammettere che ho notevolmente diminuito il tempo dedicato alla lettura dei quotidiani. Anzi, ho praticamente smesso di comprarli e li guardo giusto il week end perchè trascorro un pò di tempo in casa e fortunatamente mio padre continua a comprarli. Ho preso, però, l’abitudine di leggere le news del sito http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/modena/. E’ un modo comodo e veloce.
Mi sono ritrovata in un’affermazione del prof.Addario che durante una lezione di “Comunicazione politica” sosteneva che in Italia si vendono soprattutto periodici e settimanali come “Gente” e “Oggi”. Devo ammetterlo se capito in edicola, è più facile che acquisti un settimanale che un quotidiano…