La riforma Gelmini distruggerà l’università?

è quello che si chiede Irene Tinagli sulla Stampa all’indomani del voto alla Camera:

La domanda che molti cittadini si fanno di fronte a questo drammatico acutizzarsi delle proteste è se davvero, come suggeriscono i leader dell’opposizione, questa riforma distruggerà l’Università italiana, rendendola meno competitiva, meno efficace, meno accessibile, finendo addirittura per dimezzare nei prossimi anni le già basse iscrizioni universitarie, come hanno profetizzato alcuni. No, la riforma non ucciderà l’Università italiana.  (Irene Tinagli, La Stampa, 1° dicembre 2010 Gli scontri che rovinano le riforme)

Un commento

  1. Onestamente a me ha dato molto fastidio l’occupazione dell’università. Personalmente penso che le proteste debbano creare dei problemi al riformatore, ma stavolta a rimetterci sono stati gli studenti con sospensioni di lezioni, esami, ricevimenti.
    Non ho ancora letto nei dettagli il testo della riforma, ma da quel poco che ho potuto spulciare qua e là mi è parso di capire che, come sostiene la Tinagli, questa protesta è stata più una scusa per attaccare il governo piuttosto che un momento di seria riflessione su ciò che il ddl propone, di buono e di cattivo.

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