Sindaci e sagre

Guido Bertolaso, responsabile della protezione civile in Italia, lascia il suo incarico fra poche settimane ( notizia ANSA). A molti (me compreso) la decisione fa dispiacere anche se è comprensibile. Guarda ad esempio cosa ha dichiarato di recente:

“Ho detto a tutti i sindaci d’Italia – sono state le sue parole – che è ora di finirla con le sagre della salsiccia, quelle del ventaglio e quelle del tartufo d’oro e di utilizzare i fondi per mettere in sicurezza il territorio. Ma con le sagre si vincono le elezioni, con la prevenzione no”.

Parole sante! Ogni tanto mi viene davvero da gridare pensando ai quattrini che vengono bruciati per iniziative stile “panem et circenses” che non lasciano nulla se non un po’ di rifiuti… Possibile che ai sindaci non si possa far capire la differenza tra consumi e investimenti?

2 commenti

  1. Non sono per nulla d’accortdo con il dr. Bertolaso e adesso vi spiego il perché. Da giovane studente e poscia da meno giovane laureato la mia crescita civile e politica si è sviluppata rigogliosa grazie ad una specificità del nostro sistema politico del tempo. Quale? Ma orsù un poco di sforzo mnemonico! I festival dell’Unità! E in siffatte occasioni che ho conosciuto la storia e la cultura di tanti popoli amici e rivoluzionari! Ricordo ancora il primo rum alla bodega di Fidel Castro! Il gulasch dei compagni ungheresi! La Vodka dei compagni sovietici! E, sono oltremodo certo, tanti di loro, giunti in torpedone attraverso la cortina di ferro hanno avuto la possibilità di scoprire i pizzoccheri che scendevano in corteo dalla Valtellina, le forme di polenta e osei dei compagni bergamaschi. Per non parlare delle tigelle con la falce e martello che ebbi modo di provare a Gualtieri o giù di lì! Mi vengono ancora le lacrime ai occhi! Quindi, orsù, viva le sagre dei sindaci di paesi, paesotti e paesini: i investimenti lasciamoli ai capitalisti e a quelli che attraversano la strada senza guardare!

  2. Anche io apprezzo molto Bertolaso per come sa gestire le emergenze e per il suo modo di fare, pacato ma efficace.

    Sono assolutamente d’accordo sul fatto che sarebbe preferibile investire in opere e infrastrutture pubbliche piuttosto che su feste e sagre di paese.

    Molto spesso però sono gli stessi Enti locali che permettono la costruzione di edifici abusivi o non a norma, occorrerebbe una struttura di controllo che stia sopra alle stesse Istituzioni. Basti pensare all’ennesimo disastro a Ischia e ai recenti fatti a Messina. Ci sono troppi interessi personali in gioco, finchè sarà così e nessuno controlla, vedi poche speranze di migliorare la situazione.

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