La prova didattica nei concorsi universitari

Per diventare ricercatore ci sono esami scritti e una prova didattica. Per diventare professore associato c’è un colloquio sui titoli e una prova didattica. Per diventare professore ordinario c’è solo la valutazione dei titoli (pubblicazioni). In cosa consiste la prova didattica? Si tratta di tenere una lezione di un’ora davanti alla commissione (5 professori: 3 ordinari e 2 associati). Per preparare la lezione ci sono 24 ore di tempo. L’argomento viene scelto da ciascun concorrente tra tre preparati dalla commissione.

Quando ho fatto la mia prova didattica i commissari mi guardavano malino perché usavo PowerPoint: ho fatto tesoro di quegli sguardi e non lo uso più (sono un tipo molto obbediente). A distanza di qualche tempo (l’ho fatta 5 anni fa, o giù di lì) mi sorgono alcuni interrogativi:

  1. Perché non avere lì anche qualche studente, magari senza diritto di voto ma con diritto di parola?
  2. Perché non fornire ai concorrenti un videoclip di 10-15 minuti di ciascun commissario mentre fa lezione, così da capire che stile tenere?
  3. Perché non filmare la lezione di ciascun concorrente e mettere il video agli atti o, anzi, su YouTube?
  4. Perché non sottoporre alla prova didattica anche gli aspiranti ordinari?

Su quest’ultimo punto qualcuno potrà obiettare che loro (gli aspiranti ordinari) la prova didattica l’hanno già fatta per diventare associati. Ma a questa obiezione si può controbattere che si può diventare ordinari anche senza essere mai stati professori associati o ricercatori, e che comunque la capacità didattica non è costante nel tempo ma può aumentare o calare (lo so per diretta esperienza).

Se sei arrivato fin qui avrai capito che questa storia della prova didattica mi intriga un po’. Ti voglio dire la verità. Avevo dato la mia disponibilità a “essere votato” come membro di una commissione concorsuale per professori associati perché almeno una volta nella vita (accademica) volevo vedere siffatta prova da commissario e sentire un po’ i criteri di valutazione considerati far passare il vincitore.

PS: il decreto legge pubblicato lunedì 10 novembre sulla Gazzetta Ufficiale ( scheda sito Governo) prevede che i professori associati (come me) non facciano più parte delle commissioni giudicatrici per i posti di professore associato. La commissione sarà composta solo da professori ordinari. Per ridurre i rischi di nepotismo et similia verranno eletti 12 ordinari e tra questi ne saranno sorteggiati 4. Fantastico! Non ci tenevo proprio a tornare a Milano a fare questo ennesimo gioco delle parti.

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