è il titolo di un articolo pubblicato su Lavoce.info:

I tre autori (Paolo Balduzzi, Andrea Monticini e Matteo Rizzolli) rilevano con dati e precisione l’anomalia italiana degli infiniti esami. L’articolo e i commenti che ha ricevuto sono esemplari della distanza che ci separa da altri paesi. Segnalo anche la risposta che i tre autori hanno dato ai numerosi commenti ricevuti.
Ho classificato questo post con il tag “Esami universitari“: toh, se fai click sul tag esce una gran quantità di post. Guarda bene: in gran parte questi post sono orridi pastrocchi pubblicitari di certi tizi che fanno soldi sugli esami. Se preparano agli esami con la stessa competenza che mostrano nello scrivere c’è da stare attenti.
Ma qua il discorso è completamente diverso!
Nn stiamo parlando di slogan pubblicitari che servono ad accaparrarsi clienti, stiamo parlando di incentivare gli studenti a preparare gli esami con maggiore serietà!
Io francamente di tasse ne pago abbastanza (oltre ad essere iscritta all’Università sono un’artigiana che…aimè…paga le tasse e nn fa una lira di nero), e nn avrei la minima voglia di pagare una cifra aggiuntiva perché mi sono iscritta ad un esame e per un paio di volte mi va male per i motivi che ho elencato nel post precedente.
Ci manca solo che oltre a recapitarci a casa le multe per aver fatto 56 kmh in centro abitato il postino ci debba recapitare a casa anche le multe per esser stati segati ad un paio di esami.
Sapete cosa sarebbe veramente giusto: reintribuire le borse di studio per MERITO oltre che a quelle per REDDITO, che hanno peraltro dei massimali RIDICOLI!
Ecco cosa nn mi sembra giusto: che io alla fine della triennale abbia raggiunto un punteggio ampiamente oltre i 110 e nn abbia una cicca di sconto sulle tasse della specialistica!
Robby dice “Perchè pagare di più se si può far pagare di meno?”, è lo stesso discorso di Tele 2 “Perchè pagare di più?” ed è lo stesso discorso che continua a non funzionare dal punto di vista del marketing. Ricordo ancora a una lezione di semiotica generale con il prof. Nicola Bigi: stavamo analizzando le pubblicità e in particolare quella di Tele 2, sembrava una genialata e invece pensandoci funzionava poco… perchè? perchè la gente preferisce pagare di più per avere qualità e servizio.
Lo stesso discorso su un piano educativo. Io preferirei pagare qualcosa in più se questo mi portasse a una maggiore qualità didattica e a meno “rincoglioniti” (in senso ironico) fra gli studenti e il personale. Non ho i soldi per pagarmi Stanford, Harvard o Yale, ma se potessi li pagherei, perchè so che sono soldi spesi bene per la mia formazione e il mio futuro!
Lary1984 chiedo umilmente venia se con il mio fare un po grottesco ho urtato la tua autostima, ma evidentemente non hai inquadrato per niente il mio gioco di parole, vabbè, ci si prova sempre.
Come suggerisci te, la chiudi qua e ci metti una pietra sopra, brava.
Felicemente sostengo a pieno Robby152 che ha colto a pieno tutto ciò da me esposto!!