Pensa alla tua pensione oggi non domani!

20 anni fa facevo il ricercatore universitario: un lavoro, come sai, assai poco retribuito. A quell’epoca non pensavo a cosa avrei fatto di lì a 20 ma vedevo tutti i giorni la condizione di mio padre: laureatosi in ingegneria civile nel lontano 1930 aveva vissuto una vita professionale varia e interessante (nel settore delle costruzioni) ma assai poco redditizia. Pieno di idee e di iniziativa aveva continuato a lavorare con passione un bel po’ dopo i 70 anni finché la salute non l’aveva costretto a lasciar perdere. Così a 80 anni era un ingegnere pensionato con una pensione inferiore a quella di qualsiasi suo ex manovale/muratore. C’est la vie diceva. Non voglio finire così pensavo.

20 anni fa mi sono quindi imposto di sottoscrivere un paio di polizze di assicurazione vita. Dal punto di vista finanziario sono state un affare solo per le compagnie di assicurazione. A me sono state utili solo perché mi hanno obbligato a risparmiare. Ma adesso, finalmente, la prima delle polizze è arrivata a scadenza e io sono ancora vivo. Ieri ho ricevuto una letterina da parte della compagnia che mi invita a incassare il capitale maturato. State freschi! mi sono detto. Io mi ricordo di mio padre e delle sue mani bucate: adesso voglio una rendita vitalizia (come previsto dal contratto) così il capitale non lo brucio in fesserie e a quelle dedico solo la rendita.

Morale della favola: stai mettendo via qualcosa da usare fra 20 anni? Non mi dire che non puoi! Non lo usi il telefonino? Perché non riduci telefonate e sms e metti via 2 € al giorno? Chiedi ai tuoi compagni/amici che hanno fatto ragioneria quanto capitale accumuli se ti imponi di mettere via 2 € al giorno per 20 anni: molto di più dei 14.000 € che ottieni facendo una semplice moltiplicazione. Preferisci telefonare? Ottimo, come piccolo azionista di Telecom te ne sarò grato, così come ti ringrazierà quel Signore che un po’ di tempo fa invitava gli italiani a spendere per aumentare il PIL.

6 commenti

  1. @Sel86: Smettere di fumare sarebbe un investimento doppio, sia economicamente che per la salute.
    Io avrei richiesto il capitale maturato e poi l’avrei investito, con la rendita c’è il rischio di non recuperare tutto il versato (e credo che sia abbastanza scocciante) .

    Il problema è: dove investire?
    Ci sono i fondi d’investimento comuni, dove tramite molte azioni non si ha mai un vero tracollo finanziario (ma nemmeno un grosso guadagno), buoni postali con scadenze variabili…

    Leggendo il giornale l’altro giorno consigliavano l’acquisto di box macchina e garage (costano meno di un appartamento ma hanno una buona rendita), oltre naturalmente a investimenti differenziati (non comprare solo quelle azioni ma dividere il rischio su molti titoli).

    Le possibilità ci sono, l’importante è agire con calma e oculatezza: in un periodo come questo le decisioni avventate sono le peggiori consigliere.

    Ps: io sono un ex studente di ragioneria ;-)

    Marco

  2. Le assicurazioni sulla vita sembrano essere le poche ad avere un senso e a garantire una rendita nel futuro.
    Anni fa, quando ero piccola, c’erano pure i bonifici postali con percentuali piuttosto alte di interessi, oggi molto più basse e mi chiedo sinceramente se convenga ancora.

    Ho 22 anni e pensare come sarò tra altri 20, beh non mi è affatto facile. Sicuramente viviamo in un’epoca dove l’ideale sarebbe mettere via qualcosina, visto che il futuro sembra MOLTO incerto.
    Mettere via 2 euro al giorno non è un’idea malvagia (o smettere di fumare e mettere via i soldi corrispettivi al costo delle sigarette sarebbe ancor meglio), però quando si hanno a portata di mano, poi li si spende. Ha più senso investirli in qualcosa, che rimanga vincolato per un tot di tempo e ci permetta un risparmio forzato.

  3. ho 60 anni e ho seguito nel passato i consigli di chi si occupava di previdenza. ho messo assieme dei risparmi che spero mi consentano di attraversare l’ultimo tratto di vita che mi attende.
    il consiglio che sta dando a persone ventenni è di grande valore. è un invito a “pre-vedere” (da cui previdenza)
    c’è un unico problema. la mia polizza assicurativa vita (stipulata nel 1989) è pure essa venuta a scadenza. solo che, invece di un invito ad incassare, il solerte funzionario mi ha sollecitato lui (e con insistenza) a trasformarla praticamente in una specia di conto bancario a interessi che ora – con la recessione in atto – caleranno vistosamente.
    ho accettato per estenuazione argomentativa.
    insomma: spero pure io che almeno una renditina da sopra-vivenza arrivi da lì.
    tuttavia una crisi bancaria sistemica a 60 anni speravo proprio che mi fosse risparmiata.
    spero di non averla disturbata con il mio intervento biografico.
    mi hanno parlato di lei e del suo sito/blog due docenti della università di milano bicocca che ho incontratto qualche settimana fa.
    si parlava di uso delle tecniche internettiane per fare didattica.
    infatti ho un sito (non interattivo come il suo) con cui faccio il mio lavoro libero professionale nel settore della formazione: http://www.segnalo.it (sul blog custodisco un’altra identità)
    e così sono arrivato a lei e la seguo con l’aiuto di google reader
    le auguro tanti buoni giorni da godere con l’oculata propensione al risparmio previdenziale

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